Concorso per guide turistiche in Sicilia,l’assessore regionale al turismo Messina sblocca l’iter
Finalmente al dipartimento del turismo della Regione Sicilia é stato sbloccato l’iter per il concorso all’abilitazione alla professione di guida turistica fermo dal 2018. Con il D.A. n. 910 del 17.04.2018, infatti, era stato approvato l’avviso relativo all’effettuazione delle verifiche per l’accertamento dei requisiti di qualificazione professionale per le aspiranti guide turistiche.
Con DDG n. 3030 del 21.1.2019, erano stati poi approvati gli elenchi dei soggetti ammessi all’esame per la verifica dei requisiti utili per l’esercizio della professione di guida turistica, di quelli ammessi con riserva e dei non ammessi. Contestualmente, era stato pubblicato il bando per il reclutamento dei commissari per le varie discipline oggetto d’esame e successivamente il ddg di nomina dei commissari. Le commissioni d’esame per ciascuna delle sedi previste, Catania, Enna, Messina e Palermo, tutte nominate il 3 novembre 2020, rispettivamente con D.A. 2488, 2489, 2490 e 2491, dovranno ora procedere alla calendarizzazione delle relative sedute e, secondo quanto previsto dal relativo bando, a fissare le date e la sede d’esame.
I programmi relativi all’esame per l’accertamento dei requisiti sono indicati nel bando approvato con D.A. n. 910 del 17.04.2018, relativamente sia alla prova d’esame che alla verifica della conoscenza linguistica.
Adesso, oltre 2000 giovani laureati siciliani aspettano di essere convocati dalle quattro commissioni per sostenere il tanto atteso esame. C’era, invece, qualcuno che voleva lasciarli nello sconforto perché avrebbe voluto estendere in Sicilia l’applicazione della sentenza del Consiglio di Stato n. 05213 del 26 agosto 2020 che ha statuito che non potranno essere abilitate nuove guide turistiche senza una legge nazionale, che al momento manca. I fatti: nell’aprile del 2019, la Città Metropolitana di Reggio Calabria aveva pubblicato un bando per l’abilitazione di nuove guide turistiche. L’AGTA, Associazione Guide Turistiche Abilitate, e la UILTUCS avevano fatto ricorso al TAR Calabria, che aveva dato loro ragione. Contestualmente, la Regione Calabria si era appellata al Consiglio di Stato, che aveva però confermato la sentenza del TAR. La disciplina delle professioni turistiche, si legge nella sentenza, non rientra nella materia turismo, ma nella materia professioni, con la conseguenza che lo Stato è legittimato a dettare i principi generali in materia. In sostanza, il Consiglio di Stato ha di fatto stabilito che per fare la guida turistica servirà un esame di Stato, esattamente come accade per gli avvocati, per i giornalisti e altre categorie professionali e le regioni, pertanto, non potrebbero più abilitare guide. Il problema, però, è che manca dal 2013 la legge nazionale e, quindi, in teoria, in mancanza di una legge in materia, le abilitazioni sarebbero di fatto bloccate, una situazione che creerebbe sicuramente sconforto alle tantissime aspiranti guide turistiche di tutta Italia, favorendo sicuramente l’abusivismo. L’assessore Messina, invece, consultati gli uffici ed alcuni esperti in materia, si é convinto della bontà della tesi che afferma il principio che le sentenze amministrative non possono applicarsi sic et sempliciter alle regioni a statuto speciale come la Sicilia, stante che la professione delle guide non é per analogia estendibile a quella delle professioni come gli avvocati, medici o giornalisti perché l’albo delle guide é stato istituito per il rilascio del tesserino e per elencare i titolati allo svolgimento del servizio ed ogni regione ne abilita in base alle necessità del territorio.
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