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Conferenza stampa del consigliere Triberio

IL PARADOSSO di AUGUSTA, RISCHIO PRIVATIZZAZIONE LEGALIZZATA AREE MARINE

di Giorgio Càsole

La città, fondata da Federico II di Svevia, ha 43 km di costa quanto a lunghezza: 898mila metri quadri sono le aree demaniali di pertinenza comunale (con esclusione delle aree di pertinenza della Marina militare). Fino al giugno del 2021, di queste aree solo il 5 per cento poteva essere dato in concessione ai privati per usi vari; in un prossimo futuro il 5 per cento sarà decuplicato: i privati potranno avere il 50 per cento, in base alla legge e in base al Pudm, il Piano di utilizzo delle aree demaniali marittime.

Del Pudm augustano, approvato la notte di giovedì 30 marzo dal consiglio comunale che lo ha adottato in via preliminare (giacché il Piano passa alla Regione per la Vas, Valutazione ambientale strategica, prima di tornare in aula consiliare), ha parlato il consigliere di minoranza Giancarlo Triberio, in una conferenza stampa tenuta questa mattina.

Occasione nella quale ha scagliato una bordata di accuse contro l’attuale amministrazione comunale, sorretta a suo dire da “una maggioranza bulgara, che non permette ai consiglieri che rappresentano i cittadini di poter esporre in consiglio comunale neppure alcune linee di indirizzo, visto che, sistematicamente, le nostre proposte vengono bocciate”. In aula, tra le assenze su entrambi i fronti, è stata la sola maggioranza con 13 voti ad approvare il Pudm, prevalendo sui 4 consiglieri d’opposizione presenti (oltre allo stesso Triberio, Milena Contento e le pentastellate Roberta Suppo e Chiara Tringali).

Stamani Triberio ha in premessa levato una dura requisitoria contro la “maggioranza bulgara” perché starebbe impedendo il regolare svolgimento delle commissioni consiliari, composte da tre consiglieri della maggioranza e da due della minoranza: nel momento in cui vengono a mancare i tre della maggioranza, viene a mancare il numero legale, le commissioni non possono lavorare, al fine di esaminare atti amministrativi da portare in consiglio comunale. È successo anche alla quarta commissione (Lavori pubblici e Urbanistica) convocata per giovedì mattina 30 marzo, con ordine del giorno il lavoro propedeutico al consiglio comunale convocato per la sera stessa per l’approvazione del documento di pianificazione. La commissione non s’è neppure insediata e il consigliere Triberio non ha potuto avere il conforto del parere dei tecnici comunali in merito al Pudm redatto dall’ingegnere Valentina Bombara, secondo “le linee guida dettate dall’Amministrazione comunale”, come la stessa ha precisato nella relazione.

Il consigliere d’opposizione s’è scagliato contro l’asserita indeterminatezza nel Pudm, dal momento che non sarebbero previste le aree che potranno essere date in concessione e quelle per la libera fruizione dei cittadini. “È già difficile, a volte impossibile per taluni soggetti (disabili, persone anziane) accedere a taluni affacci a mare, il rischio forte è quello che aree privilegiate possano essere concesse ai privati praticamente a discrezione dell’assessore di turno”, ha rimarcato Triberio, per il quale, quando il depuratore previsto entrerà in funzione, si potrà avere il paradosso che i cittadini, circondati dal mare, non potranno usufruirne in maniera libera, perché si potrà assistere a una sorta di privatizzazione legalizzata del demanio marittimo.

Oltre ad aver subìto il colpo di mano della discussione del Pudm senza il preventivo lavoro della commissione, Triberio ha denunciato l’inserimento, in sede di discussione finale giovedì notte nell’aula consiliare, di un “emendamento” presentato dall’Ufficio tecnico comunale, secondo il quale, in virtù della legge regionale del 22 febbraio 2023, saranno ammesse al Pudm tutte quelle domande di concessione presentate entro il giugno 2021 e tuttora in corso di valutazione.

A conclusione della conferenza stampa, Triberio ha voluto pubblicamente esprimere la propria “personale vicinanza” e solidarietà alla collega di minoranza Milena Contento, che sarebbe stata “oggetto di attacchi sessisti e di body shaming”, ha precisato Triberio, da esponenti della maggioranza in occasione delle sedute consiliari.

Alla conferenza era presente Enzo Parisi di Legambiente Sicilia, il quale, come Triberio, denuncia la genericità del documento di pianificazione approvato, lamenta la mancanza di confronto e di condivisione con i cittadini e annuncia che Legambiente presenterà puntuali osservazioni sul Pudm che sarà oggetto di disamina da parte della Vas regionale.

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