SiciliAntica interviene sull’uso delle copie del Caravaggio: “Noi l’avevamo detto”
Di Caravaggio e del “Seppellimento di Santa Lucia” non si dovrebbe mai smettere di parlare, ma ancora una volta, dopo la trascorsa polemica innescatasi con il prestito al Mart di Rovereto, si ritorna su argomenti spinosi. E noi di SiciliAntica non possiamo che esordire con un “l’avevamo detto!”. Il riferimento è chiaramente rivolto alla questione inerente all’esecuzione della copia digitale e quindi delle copie esatte da essa generate. Prodotti che, come molti ricorderanno, sono stati eseguiti nel 2020 dalla Factum Foundation. E, come ancora molti ricorderanno, la nostra Associazione accese subito i riflettori sul tema della tecnologia applicata ai beni culturali. SiciliAntica, infatti, è stata la prima, se non l’unica, ad evidenziare come, a seguito dell’evoluzione di fatti noti, il vero “bottino” fosse rappresentato dall’esecuzione delle copie esatte. L’attuale circolazione di una delle copie del “Seppellimento di Santa Lucia”, così come ricordato dallo stesso Vittorio Sgarbi in recenti interventi “ a Lucca […] ove è esposta una bellissima replica del dipinto” ( La Sicilia, 30 dicembre 2021) impone necessarie riflessioni, vecchie e nuove.
Innanzitutto è bene ricordare come le “copie esatte” fossero ben due e che da quanto appreso avrebbero dovuto essere destinate una alla città di Siracusa, per supplire l’assenza dell’originale in mostra, e una seconda all’esposizione, in dialogo con il maestro del Seicento. E infatti una copia è davvero arrivata in città ma solo durante l’ultimo periodo di assenza dell’originale per poi riconquistare definitivamente le sale del Mart. A circa due anni dalla conclusione della mostra, lecito è domandarsi quali siano gli accordi fra il FEC, proprietario del dipinto, e il Mart, in merito alle copie. Posto che appartengono entrambe all’ente statale, quali usi ne sono stati autorizzati? Siracusa disporrà mai di una delle copie della tela? .
SiciliAntica, riconoscendo l’alta validità scientifica di questi prodotti soprattutto in tema di tutela, si chiede oggi come ieri: “Una copia esatta è legittimata quando il suo impiego è sempre al servizio dell’originale. Quando però vengono generati multipli che si possono confondere con l’originale possono questi essere utilizzati da un museo che non è proprietario dell’originale per le proprie mostre? Siamo ancora di fronte a un documento della memoria storica, peraltro già custodita dalle necessarie scansioni digitali?”.
Questa vicenda insomma, sembra aver creato un precedente per il quale si dovrebbe accettare che un curatore non proprietario di un’opera -antica, ne usi la copia per realizzare itinerari altri, indipendenti, come se fosse di sua proprietà, disponendone quasi come se fosse una nuova opera. Domande e riflessioni che SiciliAntica riprende dal mondo accademico e della critica d’arte, riproponendone la assoluta validità. Ma non basta solo l’aspetto etico. Questa vicenda ha anche altre ricadute legali che riguardano da vicino il Codice dei beni culturali. Come “ieri” resta ancora viva l’esigenza di una riflessione più ampia sul quadro normativo di riferimento per le copie esatte, che all’interno del codice dei Beni Culturali, appunto, sono allo stato attuale inquadrate come “semplici fotografie” e normate attraverso l’articolo 108. Allo stato attuale dei fatti non è possibile considerare il “facsimile” del Seppellimento di Santa Lucia una semplice fotografia; SiciliAntica chiede che si possa inaugurare un dibattito specifico, considerando il “caso Caravaggio” una vicenda da discutere direttamente con il Ministero dei Beni Culturali. Cosa ne pensa il Ministro Franceschini? E poi ancora chi è il reale proprietario dei dati digitali acquisiti dalla strumentazione della Factum Foundation?
Siracusa ha depositato un ricco dossier per la candidatura a capitale italiana della cultura e fra pochi giorni si insedierà il comitato di valutazione, motivo in più perché in città si rifletta su questa tema. E’ legittimo conoscere e approfondire, considerato che nei percorsi di “luce e di acqua”, la tela di Caravaggio avrà un ruolo importante. Nessuna polemica dunque, ma solo la volontà di dare spessore ad una vicenda che ha da tempo superato i confini provinciali.
Intanto noi continueremo ad impegnarci nelle operazioni di valorizzazione, così come abbiamo fatto lo scorso mese di Dicembre, raccontando dell’opera autentica ai piccoli fruitori della Borgata.
Il presidente della sede locale SiciliAntica Siracusa R. Giangreco
Il coordinamento provinciale L. Aliano
Il vicepresidente regionale S. Modeo
Il presidente regionale A. Bellomo