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“L’oasi dei bimbi pelosi” in difficoltà

AUGUSTA, LA CAMPAGNA “QUA LA ZAMPA” DI CRISTINA VALENTI

di Giorgio Càsole

Augusta. I cattolici credono nell’angelo custode. Nel film “La vita è meravigliosa” del siculo-americano Frank Capra, il protagonista George Bailey, interpretato da James Stewart, sta per togliersi la vita, gettandosi da un ponte, quando un angelo, di nome Clarence, si materializza accanto a lui in forma umana e lo fa desistere dall’insano proposito, attraverso un espediente narrativo che non sto qui a rievocare. I cani randagi di Augusta hanno il loro angelo custode. E’ Cristina Valenti, una minuta signora che, anni fa, lasciò un negozio in città per dedicarsi a salvare i cani randagi. E’ fondatrice benemerita dell’”Oasi dei bimbi pelosi”, l’ospizio per cani che ella ha realizzato  amando i cani, come una madre ama i propri figli. Per Cristina Valenti, i cani, che ella sottrae al randagismo e cura amorevolmente da anni, sono come i bimbi di una madre: bimbi, seppur pelosi. Recentemente ha avuto risonanza anche sulla stampa quotidiana cartacea il caso della cagnetta Cri, gravemente malata di cuore e da lei tenuta in vita per due anni, mortale dolcemente sulle sue ginocchia. Dopo anni di fatiche economiche e fisiche, Cristina sente il peso del suo enorme compito. Non vuole, però, abbandonare la spugna. Ha ammesso d’ “avere serie difficoltà a gestire il tutto sia a livello fisico che economico visto che non ricevo aiuti tranne da qualche amico che offre pacchi di croccantini”.Valenti ricorda che il suo obiettivo era quello di salvare i piccoli randagi dal territorio, evitando loro il canile, e prepararli per un’adozione, soprattutto nell’area augustana per potere aiutare nella fase iniziale sia loro che la famiglia di adozione. “Purtroppo qui è molto difficile fare questo lavoro perché le richieste sono al 90% per cuccioli di piccola taglia. Risultato: l’oasi è strapiena e non posso aiutarne altri, in più alcuni di loro vivono nei box dai quali escono soltanto per poco tempo e la cosa non mi va”.Valenti non ha esitato  a chiedere pubblicamente un aiuto  e ha lanciato una campagna di solidarietà chiamata “Qua la zampa”. L’appello è  questo. “Se volete aiutarci, potete offrire croccantini, antiparassitari, vermifughi, medicine, adottare uno di loro anche a distanza oppure fare delle piccole donazioni che mi permetteranno di effettuare esami di controllo per eventuali malattie tipo la Leishmaniosi e successive cure, cercargli adozione anche al nord con la collaborazione di volontari e pensioni naturalmente da pagare. Gli aiuti economici potranno essere effettuati tramite ricarica o bonifico Postepay che vi girerò in privato dietro richiesta al numero WhatsApp 3384149950. Chi si sente di rispondere all’appello?

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