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Catania, protocollo d’intesa tra notai e sezione fallimentare: «processi più efficienti e veloci»

La firma del presidente della IV Sezione Civile Mariano Sciacca e del presidente del Consiglio notarile etneo Andrea Grasso

Un’accelerazione per lo snellimento delle procedure fallimentari, nell’ottica della valorizzazione delle competenze notarili. Questa la finalità del protocollo d’intesa firmato dal Consiglio Notarile dei Distretti riuniti di Catania e Caltagirone e dalla IV Sezione Civile del Tribunale di Catania – sezione Fallimentare. L’incontro è avvenuto questa mattina (16 dicembre) negli uffici del Palazzo di Giustizia etneo.

Un accordo che ha la finalità di gestire l’aumento delle domande – causato da una imperante crisi economica – che negli ultimi anni ha fatto inevitabilmente registrare lungaggini amministrative e burocratiche. Un passo concreto per «proseguire nella collaborazione concreta e fattiva con il Consiglio notarile – ha commentato il presidente della Sezione Mariano Sciacca – il documento servirà a dare una “scossa” al sistema, rimodulando le tempistiche e portando a termine migliaia di procedure, ponendo la dovuta attenzione alla liquidazione dei beni mobili e immobili legati al fallimento».

«Un processo più efficiente e veloce – ha aggiunto – rispettando il principio di trasparenza nell’assegnazione degli incarichi ai professionisti. In questa direzione sono già stati firmati protocolli di collaborazione sia con l’Ordine dei Commercialisti ed Esperti contabili di Catania, che con l’Ordine degli Avvocati. La Sezione svolgerà un’attenta attività di monitoraggio e – nell’ambito dei propri poteri di supervisione e controllo – raccomanderà ai Curatori fallimentari l’adozione di un rigido criterio di rotazione nell’affidamento degli incarichi, anche in riferimento al valore e alla complessità degli stessi. Inoltre, grazie al prezioso lavoro del notaio Maristella Portelli e della dottoressa Lucia De Bernardin – giudice delegato di questa Sezione – sono stati messi nero su bianco gli aspetti inerenti ai costi e ai compensi».

La tabella in calce al protocollo «regolamenta l’attività che il notaio può svolgere su delega dell’autorità giudiziaria, al fine di consentire una previsione dei costi per le procedure e una riduzione dei tempi di espletamento degli incarichi», ha spiegato il presidente del Consiglio Notarile etneo Andrea Grasso. «Ogni anno, a settembre, sarà nostra premura consegnare alla cancelleria un elenco degli iscritti disponibili a occuparsi delle attività a supporto delle procedure fallimentari. A sua volta, ogni sei mesi il Tribunale comunicherà i lavori affidati ai notai. Un accordo importante per lo snellimento delle operazioni – ha concluso Grasso– relativamente alla predisposizione delle certificazioni ipo-catastali e agli atti di trasferimento dei beni aggiudicati».

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