Noto (SR), tenta aggressione a ex moglie e Carabinieri intervenuti – arrestato un uomo
Durante un servizio di pattuglia, i Carabinieri della Stazione di Noto (SR) hanno risposto ad una richiesta di soccorso, giunta al 112, che segnalava una donna barricata all’interno di un panificio e un uomo che, armato di coltello, colpiva con forza la vetrata di accesso per raggiungerla.
In pochi minuti i Carabinieri hanno raggiunto il panificio senza però notare l’uomo, perché alla vista dell’autovettura di servizio, si era nascosto tra le auto in sosta.
Tuttavia i militari dell’Arma non si sono lasciati ingannare e, percorsi pochi metri avanti, hanno notato l’uomo dagli specchietti retrovisori e lo hanno raggiunto proprio mentre si stava nuovamente dirigendo al panificio.
Alla vista dei Carabinieri l’uomo ha brandito il coltello minacciando di ucciderli qualora gli avessero impedito di arrivare alla donna – l’ex moglie – che all’interno del panificio disperata gridava aiuto in direzione dei Carabinieri.
Più volte l’uomo ha brandito il coltello in direzione dei Carabinieri minacciandoli di morte e in più occasioni ha tentato di affondare un colpo contro uno dei due militari che, per difendersi e disarmarlo, lo ha colpito al braccio con il tonfa – il bastone telescopico in uso alle forze dell’ordine – riuscendo a far cadere al suolo il coltello.
Reso inoffensivo l’uomo, poi identificato in V.P., netino di 59 anni, i Carabinieri hanno soccorso la donna, che ha raccontato le pesanti vessazioni e minacce subite in passato dall’ex marito che l’avrebbe recentemente minacciata anche con una mannaia, poi effettivamente recuperata all’interno dell’abitazione dell’uomo e posta sotto sequestro insieme al coltello.
V.P. è stato dunque dichiarato in stato di arresto e condotto presso la casa di reclusione di Noto (SR) in attesa di udienza di convalida.
I Carabinieri della Compagnia di Noto, attese le difficoltà nel perseguire i reati che avvengono tra le mura domestiche, consigliano alle vittime e a quanti ne siano a conoscenza di segnalare sempre i comportamenti violenti ai Carabinieri prima che possano degenerare come nel caso odierno.