Due Centri di prevenzione e contrasto alla violenza legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere nei Comuni di Ragusa e Canicattini Bagni con il progetto LAMBDA finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e attuato con Agedo Ragusa e l’Associazione Dahlia
Si chiama LAMBDA, ed è il progetto di prevenzione e contrasto alla violenza legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere, finanziato, per un importo di 99.820 euro, dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri nei Comuni di Ragusa (capofila) e di Canicattini Bagni.
Il progetto si è classificato 18° su un totale di 65 progetti provenienti da tutta Italia, di cui solo la metà ammessi a finanziamento, e sarà realizzato dai due Comuni iblei insieme e in collaborazione alle Associazioni proponenti, l’Agedo Ragusa e l’Associazione Culturale Dahlia di Palazzolo Acreide, attraverso l’attivazione di due Centri di assistenza e ascolto per dare sostegno costante alle vittime di discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere, in un territorio ancora appesantito da pregiudizi, che non offre nessun servizio con questi obiettivi.
«Le buone pratiche del Comune di Ragusa – dichiara il sindaco di Ragusa Giuseppe Cassì – e la capacità del nostro territorio di fare squadra hanno consentito alla nostra città di conseguire questo importante risultato. L’intento comune, nostro e di Canicattini Bagni, è essere presenti su tutto il territorio metropolitano e montano per proteggere e fornire servizi concreti ed efficaci a chi è in difficoltà, a chi è più debole e a chi è vittima di violenze di stampo omofobico. Un obiettivo che si può conseguire solo facendo rete, unendo le forze e le competenze. Insieme, per prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione».
Il progetto LAMBDA metterà in campo azioni di prevenzione e interventi che vanno dall’ascolto attivo alle consulenze specialistiche in ambito legale, psicologico, sociale, medico, educativo e di ricerca del lavoro, coprendo tutte le possibili esigenze dell’utenza.
Inoltre, grazie ad un costante raccordo con le scuole e le Istituzioni, le attività di sostegno e supporto saranno rivolte anche alle famiglie e al territorio, completando il quadro dei servizi offerti con la creazione di un Osservatorio delle problematiche LGBTQ+ e di una Banca dati, fondamentali per avere una “fotografia” reale delle tematiche affrontate, al fine di programmare azioni mirate.
Infine, non ultima, si provvederà all’istituzione di una Casa Rifugio temporaneo ad indirizzo segreto per i casi più urgenti e in cui l’incolumità della vittima sia a forte rischio.
«È una scelta di civiltà, di rispetto dei diritti costituzionali oltre che di educazione alla cultura delle tutele e dell’inclusione – afferma il Sindaco di Canicattini Bagni, Marilena Miceli -. Da anni la nostra comunità, superando ogni pregiudizio, si misura, con successo, con i temi dell’inclusione sociale e delle discriminazioni del “diverso”, come sono considerati, in molte realtà, i cittadini immigrati. Oggi molte persone vivono in condizioni di vulnerabilità legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere, in ragione del contesto sociale e familiare di riferimento, indipendentemente dal luogo di residenza e spesso anche vicine a noi, con questo progetto che ci vede insieme al Comune di Ragusa ad Agedo e all’Associazione Culturale Dahlia, vogliamo offrire loro una tutela concreta, iniziando ad ascoltarle, mettendo a disposizione figure professionali specializzate e quindi ad assisterle, senza alcun pregiudizio ma con il massimo rispetto».
I Comuni di Ragusa e Canicattini Bagni rafforzano così le loro scelte di “città inclusive”, grazie anche al ricco bagaglio di sensibilità e di esperienze sul territorio sul tema dell’omotransfobia da parte delle due Associazioni che li affiancano nel progetto: Agedo Ragusa, attiva dal 2009 sull’intera provincia ragusana con eventi, iniziative ed un Punto di Ascolto fisso a disposizione delle persone LGBTQ+ e delle loro famiglie e l’Associazione Culturale Dahlia, operativa nel siracusano ed organizzatrice del Festival “Stonewall 50” sulle tematiche LGBTQ+, giunto alla terza edizione.