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Presidente Mattarella, eccellente il Suo discorso, ma avremo mai gli stessi diritti dei cittadini italiani?

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di Ides Sicilia che riporta alcune riflessioni circa la condizione del Sud Italia e in particolare dei cittadini Siciliani

Egr Sig. Presidente Mattarella,
noi Siciliani e Meridionali abbiamo ascoltato ,come sempre, con interesse il Suo discorso di fine anno agli italiani
Abbiamo apprezzato la Sua pacatezza intrisa di autorevolezza, nell’indicare la strada per una ripresa economica coniugata con l’auspicio alla solidarietà, Valore che noi siciliani e meridionali possediamo naturalmente.
Lei ha esaltato il valore della Unità Nazionale e degli oltre 70 anni di Repubblica Costituzionale.
Non Le nascondiamo un profondo senso di amarezza che ci ha pervaso nel renderci conto che pur dopo 160 anni dall’Unità d’Italia, questa non è stata ancora realizzata. Infatti, come velatamente Lei ha osservato, l’Unità Nazionale non può limitarsi alla sola unità territoriale se a questa non si associa anche una uniformità sociale ed economica e non si riconoscano i diritti di tutti i cittadini.Non può essere definita Comunità nazionale quella che permette ad una parte di sottrarre risorse e diritti ad una altra parte di popolazione, tradita anche dai propri rappresentanti politici. Il senso di italianità non può non essere mortificato dal comportamento discriminatorio, quasi razzista, che i siciliani ed i meridionali abbiamo da sempre subito da parte di forze politiche che hanno attuato scelte economiche anti meridionali anche con la connivenza degli stessi politici meridionali. Questi comportamenti oltre che illeciti e incostituzionali offendono la dignità umana.
Sig. Presidente, che Nazione è quella che permette che la distribuzione delle risorse pubbliche alle Regioni ponga a base la “Spesa storica” e non la percentuale di popolazione così offendendo il principio della uguaglianza costituzionale fra cittadini. Questo iniquo principio è stato stabilito dalla legge 42 del 2009 voluta dalla Lega Nord che ha stabilito che i ricchi diventassero più ricchi (Nord) ed i poveri più poveri (Sud e Sicilia). I siciliani ed i meridionali ci chiediamo come sia possibile che tutto ciò non sia stato bloccato dagli organi istituzionali a garanzia della Costituzione? Lo stesso presidente della Svimez, dr Giannola, ha dichiarato che dal 2000 al 2019 sono stati sottratti al Sud 840 miliardi di euro e che la legge sulla spesa storica priva il Sud di circa 61 miliardi di euro l’anno.Non solo, ma non riscontriamo ad oggi nessun messaggio di ravvedimento. L’Italia ha ricevuto il 30 % dei fondi europei del Nex-Generation Fund perché i parametri posti a base delle divisioni dall’Europa sono la popolazione, il tasso di disoccupazione ed il reddito pro capite. Su queste basi l’Italia ha avuto 209 miliardi perché il nostro Mezzogiorno ha il doppio di disoccupazione e la metà del reddito rispetto al Centro Nord. Nonostante questi parametri, il Governo si appresta a investire nel Sud il 34% e nel centro-nord il 66%, tenendo presente solo la percentuale di popolazione ed ignorando gli altri 2 parametri. Noi siciliani e meridionali, a differenza della Lega, non siamo contro nessuno e tanto meno contri gli italiani del nord, ma solo contro chiunque ci abbia derubato e pensi di poter continuare a farlo.Per quanto riguarda i Siciliani ci battiamo anche contro una altra ingiustizia. Sig. Presidente ci chiediamo come sia possibile che lo Statuto di Autonomia della Regione Siciliana, pur essendo Legge costituzionale, non sia mai stato pienamente attuato, in particolare nei suoi articoli finanziari. Questo ci priva di circa 8 miliardi di euro l’anno. Purtroppo, ci ha ricordato che è l’ultimo anno che invia gli auguri agli italiani saranno come Presidente. Per la fiducia che riponiamo in Lei, desideriamo pregarla di destinare questo anno a riequilibrare quella giustizia che non siamo mai riusciti ad ottenere né sotto i Savoia né con la Repubblica.
Le auguriamo sinceramente Buon Anno

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