CronacaNewsNotizie dai Comuni

Siracusa. Presentato il Vademecum dell’accoglienza turistica. Granata: uno strumento di cui fare tesoro

Il successo turistico di Siracusa comincia da ciascuno di noi, dalla consapevolezza di cosa significhi vivere in una città patrimonio Unesco, da come curiamo i  nostri spazi, rispettiamo i beni comuni e da molto altro. È un richiamo alla dimensione privata e al senso di responsabilità il Vedemecum dell’accoglienza turistica messo a punto dall’associazione “Per le città che vorrei” e che è stato presentato stamattina in una tavola rotonda tenuta in Comune e al quale ha partecipato l’assessore alla Cultura e al Turismo, Fabio Granata. 

​Il vademecum è l’elaborazione organica di un convegno tenuto l’1 e il 2 febbraio scorsi dal titolo “Siracusa, un museo dei Mediterraneo tra passato e presente”, i cui contenuti sono stati riassunti in alcune linee guida su come rendere la città a misura di turista. La conclusione è che una buona accoglienza non è solo un dovere per gli enti e gli operatori che si occupano di turismo ma deve coinvolgere tutti. Ciascun siracusano deve sentirsi parte di una “comunità ospitante” affinché il visitatore si senta “cittadino temporaneo” di Siracusa.

​«Si tratta – ha detto l’assessore Granata – di un contributo di elaborazione, studio e approfondimento, offerto da un’associazione meritevole. È una proposta che si contraddistingue per il suo contenuto originale. A differenza di tanti che si limitano solo a dire dei no rispetto a soluzioni che spesso non hanno neanche letto, ci sono delle associazioni e degli imprenditori del settore turistico che investono in studio e ricerca. Nel dossier che “Per la città che vorrei” ha realizzato sono riportate le luci e le ombre del settore turistico a Siracusa e, dunque, è un lavoro di cui fare tesoro».

​Alla tavola rotonda, moderata da Sergio Pillitteri, presidente dell’associazione organizzatrice, hanno partecipato anche Antonio Risuglia e gli archeologi Maria Musumeci e Lorenzo Guzzardi. Sono intervenuti anche due degli autori della ricerca: Gloria Siniscalchi e Alessandro Tringali.

​Se l’accoglienza ha un valore strategico per la promozione di una città o un’area turistica ed è determinate per il ritorno dei visitatori, Pillitteri ha però insistito sul ruolo che i residenti possono avere per migliorarne gli standard. Il vademecum contiene anche un decalogo dei comportamenti che ciascun cittadino deve tenere: cura degli spazi privati e rispetto dei beni comuni; azioni di valorizzazione dei beni culturali e di tutela ambientale; condotte ecosostenibili; segnalazioni di inefficienze al Comune; miglioramento della qualità delle relazioni. La parole d’ordine di un’accoglienza turistica di qualità sono: affabilità, ascolto, attenzione, comprensione, cordialità, cortesia, disponibilità, empatia, sensibilità e simpatia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *