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Presentata a Milano la prima Sport for Inclusion Week, 8 le tappe in Sicilia promosse dalla rete di prossimità di Fondazione Ebbene

Presentata all’Allianz Cloud di Milano la prima edizione della Sport For Inclusion Week,

iniziativa promossa dallo Sport for Inclusion Network  di cui Fondazione Ebbene è fondatrice – per far conoscere le tante attività di sport inclusivo che in Italia vengono  realizzate o sostenute dalle Fondazioni aderenti al Network.

Per 8 giorni, dal 26 novembre al 3 dicembre, lungo tutta la penisola, i progetti di sport inclusivo apriranno le porte per raccontare una declinazione dello sport ad alto impatto sociale, che interviene per ridurre le disuguaglianze, lavorando con le persone più fragili anche nei territori più difficili.

8 le tappe promosse o realizzate in Sicilia all’interno della Rete di Prossimità di Fondazione Ebbene.

Il 26 Novembre a Caltanissetta la Cooperativa sociale La Salute Onlus, Centro di prossimità di Ebbene all’interno del Quartiere Angeli Città di Caltanissetta realizza  “passa” agli Angeli! Sport e integrazione per la comunità. Nel centro aggregativo per minori, nel quartiere Angeli di Caltanissetta un’iniziativa per tutti i bambini, giovani e le famiglie. Un pomeriggio all’insegna dello sport e dell’integrazione.

Il 27 novembre alle 17.00 Health & Senectus, Centro di prossimità Fondazione Ébbene realizza a Lentini  “Sport Per Tutti”.  La giornata prevede una presentazione pratica dell’approccio inclusivo allo sport che la nostra realtà cooperativa mette in campo. L’obiettivo specifico è quello di favorire la frequenza ad attività quasi precluse dai bisogni immaginati di queste categorie di fragili; oltre a favorire l’integrazione sociale e relazionale in contesti educativi  “normalizzanti”.

IL 28 e 30 novembre  dalle 09:30 Sviluppo Solidale a Palermo,  all’interno del Centro di prossimità   Accùra, sostenuto da Fondazione Mazzola, realizza  “Stai in benessere” con una serie di iniziative tra cui l’avvio di corsi di yoga e ginnastica posturale per tutti quei beneficiari seguiti in percorsi socio-sanitari.

Sempre il 28 novembre dalle 16.16 invece nel Campi dell’Asd Sant’Ernesto “Calciando insieme”,  torneo di calcio che vede il coinvolgimento dei ragazzi del progetto “play for the future” sostenuto da Fondazione Milan e Fondazione Cassa Depositi e Prestiti.

Il 29 novembre  la Cooperativa METAEUROPA, Centro di Prossimità, allo  Stadio Comunale “Cosimo” di Vittoria con  “Facciamo Meta”, un progetto per l’attivazione di servizi che promuovano l’inclusione sociale dei minori in difficoltà attraverso programmi individuali di orientamento ed educazione.

Il 2 dicembre a Messina, M.C.L. Messina in collaborazione con ASD Castanea Basket 2010 e Fondazione Ébbene realizzerà “Gioca con noi”.

Nella palestra comunale di ritiro   un incontro di attività sportiva inclusiva dove i ragazzi si confronteranno su esercizi e attività motoria attraverso minipartite di basketcon la formula del Baskin.  L’obiettivo è far conoscere tale realtà, tale luogo di aggregazione, per  raggiungere altri giovani del territorio e per far conoscere a famiglie ed enti la potenza dello sport inclusivo.

Lo sport inclusivo – spiega Elisa Furnari Presidente di Fondazione Ebbene – è una risposta per la povertà educativa, per riappropriarci degli spazi pubblici, per dialogare con i ragazzi  e le famiglie attraverso la passione per attività individuale o di gruppo. Alcune esperienze della Rete di Ebbene – da nord a sud – hanno risposto con entusiasmo all’invito dello Sport for Inclusion Network di cui Ebbene è fondatrice, credendo  fortemente nel potenziale inclusivo dello sport in qualsiasi territorio e a qualunque età.”

 L’intero cartellone nazione con oltre 40 iniziative è stato presentato lo scorso 23 novembre all’Allian Cloud di Milano  con una conferenza stampa a cui hanno preso parte il Sottosegretario con delega Sport e Giovani della Regione Lombardia Lara Magoni, Claudia Giordani Vice Presidente CONI, Giuseppe Pagani dell’Istituto per il credito Sportivo, ma soprattutto tanti dirigenti del mondo sportivo, anche paralimpico, che lavorano perché agonismo e inclusione camminino come strada unica. Tra loro Lucio Fusaro, Presidente Allianz Powervolley, Silvia Epis Direttore Tecnico Settore Nazionale Giovanile – Federazione Ciclistica Italiana, Luca Masini Direttore Generale DUFERCO ENERGIA SPA, Alfredo Trentalange Responsabile Commissione AIA – FIGC per lo studio lo sviluppo ed il monitoraggio dei progetti associativi e per il contrasto alla violenza, Laura Giuliani Milan – portiere prima squadra femminile.

Il valore del sostegno delle fondazioni italiane ai progetti di Sport Inclusivo nelle parole di Carlo Mazzola, presidente di Fondazione Mazzola – tra i promotori del Network – che sostiene sin dalla sua costituzione lo sport inclusivo, specie nel campo delle disabilità. È fondamentale che la filantropia italiana continui a sostenere lo sport inclusivo perché grazie ai progetti che “mettono i campo” lo sport oltre ogni barriera riusciamo ad incidere veramente sulla qualità della vita delle persone concentrandosi sulla potenzialità e non sui limiti. Inoltre, i numeri dicono che ogni euro dedicato allo sport genera un risparmio di spesa sanitaria tra i 3 e i 5 euro per persona nel lungo periodo” “I dati- ha proseguito Mazzola –  suggeriscono l’urgenza di attivarsi per rispondere a un bisogno, individuale e collettivo, e dar voce a un diritto, in particolare in questo momento storico che ha visto il riconoscimento dello sport nella Costituzione italiana”.

Tante le esperienze di sport inclusivo che hanno fatto da sottofondo alla conferenza: E-sports, Para-taekwondo, Para-climbing, Para-cycling, Sitting Volley, Rugby in carrozzina, Running Inclusivo e tanto altro.

Un’esperienza di valore quella dello Sport for Inclusion Network e della Sport for InclusionWeek.  “Abbiamo scelto di aprire alla cittadinanza alcune delle attività che coinvolgono le fondazioni della nostra rete – ha dichiarato Rocco Giorgianni, Presidente di Sport for Inclusion Network – per dimostrare quanta forza inclusiva possa avere lo sport e perché vogliamo che la cultura dello sport in chiave di benessere sociale sia sempre più patrimonio comunitario”.

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