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Francesco Italia risponde alle domande lanciate sui social dal MoVimento 5 stelle

<Credo che le domande poste, ai due candidati a sindaco, sui social del Movimento 5 Stelle di Siracusa meritino innanzitutto delle considerazioni preliminari> – a dichiararlo è il candidato a sindaco per il ballottaggio dell’11 e 12 giugno e l’attuale sindaco uscente di Siracusa Francesco Italia. 

<Tutti i candidati Sindaco e liste collegate – dichiara Italia – hanno presentato un programma amministrativo. I programmi amministrativi presentati dai candidati sono pubblici e visionabili da tutti i cittadini. Invito i cittadini a leggere i due programmi, quello nostro (https://www.comune.siracusa.it/images/ELEZIONI_AMMINISTRATIVE_2023/CANDIDATI_SINDACO/programma_italia_francesco.pdf) e quello del candidato Ferdinando Messina (https://www.comune.siracusa.it/images/ELEZIONI_AMMINISTRATIVE_2023/CANDIDATI_SINDACO/programma_messina_ferdinando.pdf). Onestà, serietà e coerenza vogliono che non tradisca quello che abbiamo scritto nel programma amministrativo per ricercare i voti di coloro che al primo turno hanno democraticamentepreferito altri candidati sulla base di un programma amministrativo presentato (https://www.comune.siracusa.it/images/ELEZIONI_AMMINISTRATIVE_2023/CANDIDATI_SINDACO/Programma_renata_giunta_.pdf)>. 

<In merito alla domanda legata alla legalità – risponde Francesco Italia – le procedure di gara del Comune di Siracusa prevedono tra gli allegati i “Patti di integrità negli affidamenti”, ed il Protocollo di Legalità Carlo Alberto Dalla Chiesa, strumenti di contrasto all’infiltrazione criminale. Non avrei nessuna difficoltà a stipulare protocolli di intesa con Sua Eccellenza la Prefetta, la Guardia di Finanza e con tutte le forze dell’Ordine con le quali abbiamo sempre collaborato.Non ho nessuna difficoltà a aderire al Codice Etico per la buona politica di Avviso Pubblico che contiene principi in parte già contenute nel nostro ordinamento giuridico ed altri al quale mi sono sempre conformato nella mia azione amministrativa>.

Per quanto concerne la questione legata alla povertà, l’attuale primo cittadino dichiara: <preliminarmente riteniamo che le amministrazioni comunali senza interventi e misure sostitutive da parte del governo centrale e di quello regionale non potranno da sole far fronte alla richiesta di sostegno da parte dei percettori di reddito di cittadinanza. In queste settimane di campagna elettorale, abbiamo registrato sia dalle organizzazionisindacali che da quelle imprenditoriali la necessità di rivedere le modalità che consentono, nel rispetto del diritto dei lavoratori e dell’impresa, un incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro del nostro territorio.  Ci faremo garanti e promotori di occasioni di incontro.

In tale ambito abbiamo già programmato con il fondo povertà di pianificare i cosiddetti tirocini di inclusione.Ci stiamo già attrezzando in tal senso, avendo pubblicato un avviso per l’istituzione di un albo delle APL, ovvero le agenzie per il lavoro, che faranno il mach tra domanda e offerta.  I tirocini saranno finanziati a valere sul fondo povertà. Altri tirocini sono già stati finanziati con il piano di zona della legge 328/2000. Questi tirocini serviranno a traghettare gli ex percettori di reddito di cittadinanza verso una piena occupabilità.

Inoltre rinnoveremo la misura dell’Housing first (giàsperimentata) che consente a chi non ha la possibilità di affittare una casa di avere per 13 mensilità la copertura del canone a carico del Comune. Il fondo povertà che finanzierà i tirocini e l’Housing first per una prima annualità sarà pari a 700.000 €.

Sulla questione rifiuti, Francesco Italia dichiaraLa risposta necessita di un’informazione preliminare per i cittadini. Nel programma amministrativo della Candidata Sindaca Renata Giunta non era indicata la soluzione da voi oggi proposta. Basti leggere il programma. Il nostro programma ha un’introduzione della quale riporto un estratto: “…La principale sfida dei prossimi cinque anni sta proprio nella capacità di integrare compiutamente ed in modo equilibrato il principio di fattibilità e realizzabilità degli obiettivi proposti.  Un programma amministrativo che non tenga conto delle risorse economiche ed umane a disposizione dell’amministrazione e soprattutto che si fermi all’enunciazione di principi è un mero libro dei sogni. Il momento presente impone a chi amministra la cosa pubblica uno sforzo ulteriore di chiarezza, consapevolezza, visione del futuro e concretezza, tanto più alla luce di una domanda di sicurezza e servizi da parte dei cittadini che corre molto più veloce della burocrazia. Chi ha maturato un’esperienza amministrativa di cinque anni garantisce una consapevolezza ed una conoscenza che consente di dare continuità ad un’idea di sviluppo della città già programmata e da realizzare e di correggere gli errori, inevitabili in qualunque azione di governo della città.” La vostra proposta (immagazzinaggio) presuppone l’esistenza di immobili liberi in Ortigia e che abbiano caratteristiche tecniche, almeno potenziali, idonee a raccogliere i rifiuti, nonché la necessità che le stesse siano dotate di sistemi di accesso consentiti solo agli utenti che dovrebbero utilizzarli. Ammesso che esistano immobili con le caratteristiche necessarie è evidente che occorrono le risorse economiche per acquistare e/o locare gli immobili e per adeguarli.  È fattibile? Nel 2021 abbiamo approvato il piano economico finanziario 2021/2025 per la gestione integrata del sistema di raccolta dei rifiuti urbani. Decorso il primo biennio può essere aggiornato e quindi dal 2024. La nostra sfida nei prossimi anni “sta proprio nella capacità di integrare compiutamente ed in modo equilibrato il principio di fattibilità e realizzabilità degli obiettivi proposti “. Sarebbe ruffiano dire sì alla vostra proposta, sarebbe errato chiudere al confronto. Ci sarà sicuramente un confronto in consiglio comunale per l’aggiornamento del PEF ed in quella sede saranno proposte e valutate le migliori soluzioni possibili. Mi auguro che il confronto possa esserci anche con chi non è rappresentato in consiglio comunale. 

(Tariffazione puntuale). Il primo passaggio per assicurare un sistema di tariffazione puntuale per le utenze domestiche e non domestiche era avere un sistema di raccolta differenziata e questo è già avvenuto. Il secondo passaggio era introdurre nel regolamento le norme che la disciplinano e questo è già avvenuto con il regolamento della TARI approvato il 5 aprile 2023 (V. art. 8). Il prossimo passaggio è l’approvazione del pef e del piano tariffario in occasione dell’aggiornamento del biennio 2024/2025 e potrà essere avviata la tariffazione puntuale.   

(Tari per i settori sociali in difficoltà economiche) Il regolamento della TARI (Articolo 33. –  Riduzioni ed esenzioni per finalità sociali, equitative, di sostegno allo sviluppo del territorio e per altre ragioni di rilevante interesse pubblico.) prevede già delle riduzioni: “30 % per l’utenza domestica nel cui stato di famiglia del nucleo familiare figurano componenti con disabilità ex art. 3 comma 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104; 30 % per le abitazioni detenute o possedute da nucleo familiare che abbia un indicatore della situazione equivalente (ISEE) non superiore a euro 7. 835,00; 30 % per abitazioni detenute o possedute da nucleo familiare con componenti superiori a quattro che abbia un indicatore della situazione equivalente (ISEE) non superiore a euro 15. 000,00. Anche per questo tema ci sarà un confronto in consiglio comunale e mi auguro anche con chi non è rappresentato in consiglio comunale. 

(Cassonetti stradali ancora esistenti). L’art. 7 del regolamento approvato il 15/4/2023 prevede che la raccolta dei rifiuti urbani viene realizzata mediante: sistema porta a porta, prenotazione a domicilio, centri di raccolta fissi e mobili.  Pertanto, i cassonetti stradali ancora esistenti dovranno essere eliminati.

Con il nuovo affidamento dei servizi di supporto ai tributi e l’assunzione di 5 funzionari comunali il Comune ha già avviato gli accertamenti degli evasori e/o elusori ed infatti nello scorso anno e nei primi mesi di quest’anno sono stati notificati migliaia di avvisi di accertamento, moltissimi dei quali oramai consolidatisi. In più occasioni abbiamo pubblicamente comunicati i dati. L’impegno sarà di dedicare all’interno del portale Tributi un rendiconto di questa attività così come già realizzato per i servizi finanziari.

Sul tema dell’acqua il primo cittadino dice: <La proposta di sostituire la realizzazione del campo Pozzi con la messa in funzione di un sistema di opere, realizzato dall’ex cassa del Mezzogiorno e mai utilizzato, è inattuabile per numerosi motivi che spiegheremo di seguito. 

Premettiamo che tale sistema di opere è in carico attualmente a diversi soggetti di diritto pubblico ex consorzio asi, consorzio di bonifica delle paludi lisimelie, eccetera, e che finora non ha fornito una sola goccia d’acqua per le finalità per le quali era stato realizzato. 

Ricordiamo anche che tra queste finalità non c’era l’approvvigionamento idropotabile di Siracusa. 

Il prelievo dalla falda acquifera nell’area del Comune di Siracusa consente di soddisfare la domanda idropotabile compreso l’ingente quantitativo che purtroppo ancora si disperde. Ciò avviene in ogni periodo dell’anno, anche nelle annate più siccitose. È infatti risaputo che gli annosi e gravi problemi di deficit di approvvigionamento che riguardano numerose città siciliane non hanno mai riguardato la città di Siracusa.

Invece la nostra città soffre di un problema di qualità dell’acqua immessa in rete che è affetta da un alto grado di salinità dovuto ad elevate concentrazioni di cloruri, che le acque prelevate da buona parte dei pozzi in dotazione al comune di Siracusa contengono. 

Le acque superficiali che il sistema di opere realizzato decenni orsono, e mai entrato in funzione, potrebbe addurre alla città di Siracusa, realizzando ulteriori opere per collegarle ai serbatoi di alimentazione della città, potenzialmente presentano livelli qualitativi certamente migliori di quelle addotte attualmente dai Pozzi, ma le loro portate solo in limitati i periodi dell’anno sarebbero sufficienti a soddisfare la domanda della città di Siracusa. 

In alcuni periodi della stagione autunnale e invernale esse potrebbero coprire parte non irrilevante del fabbisogno presentando il vantaggio di non essere affette da minori costi energetici di sollevamento, ma per il resto dell’anno esse sarebbero largamente insufficienti, riducendosi in maniera drastica quando è in corso la stagione irrigua a causa del fatto che sono concesse agli agricoltori. 

Pertanto, quasi sempre sarebbe necessario attingere anche dai Pozzi che per lunghi periodi dell’anno dovranno soddisfare quasi per intero la domanda. 

È quindi prioritario e fondamentale, per garantire alla cittadinanza un adeguato servizio far si che l’acqua dei pozzi sia di caratteristiche idonee e ne vada quindi nettamente migliorata la qualità. Salvo fregarsene della qualità delle acque di approvvigionamento per la città di Siracusa. 

È quindi necessario realizzare un campo Pozzi che consenta di non prelevare acqua di caratteristiche inadeguate. 

Per tale motivo il comune ha predisposto un progetto in tal senso inserendolo recentemente in un bando di finanziamento. Tale bando riguardava opere da realizzarsi a carico dei comuni e pertanto, non essendo ancora costituita l’ati per la gestione del sistema idrico integrato, era impossibile presentare richieste per opere poste al di fuori del comune di Siracusa. 

Per tale motivo, intanto si è cominciato da quella che è l’operazione principale da compiere cioè la realizzazione di un nuovo campo Pozzi. L’utilizzazione delle acque superficiali quando esse sono disponibili e nelle quantità in cui sono disponibili è auspicabile e rientra nei programmi di questa amministrazione fare i necessari passi per utilizzarle, nella consapevolezza che esse possono soddisfare in parte la domanda. 

Non sussiste, purtroppo, un’alternativa tra il campo Pozzi e l’utilizzo delle acque superficiali perché il primo garantisce la continuità della risorsa a Siracusa il secondo garantisce un minor sfruttamento della falda acquifera e minori costi energetici quando le acque superficiali sono disponibili. Si tratta di due attività complementari delle quali la prima è comunque prioritaria. Si ribadisce che nei bandi a cui abbiamo partecipato inserendo il progetto del campo Pozzi non era possibile inserire opere al di fuori del comune di Siracusa.

Per quanto concerne, invece, la questione depurazione ed inquinamento dePorto Grande, Francesco Italia conclude dicendo: <Riguardo lo scarico delle acque reflue all’interno del porto grande di Siracusa, questa amministrazione comunale ha già avviato tramite l’attuale gestore una richiesta di finanziamento per la realizzazione di una condotta sottomarina in c/da Targia. Questo progetto, per un importo di euro 6.330.000,00, prevede l’utilizzo di una condotta già esistente che serviva a portare il refluo depurato all’impianto IAS e la realizzazione di un nuovo collettore sottomarino che consentirà di portare i reflui depurati a mare aperto>.

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