Il Sinalp esprime solidarietà alla professoressa accoltellata da uno studente
Il Sinalp esprime piena solidarietà alla Prof.ssa Elisabetta Condò di Abbiategrasso che è stata accoltellata da un suo allievo.
Siamo vicini alla docente, dichiara il Vice Segretario Nazionale del Sinalp, Dr. Andrea Monteleone, ed a tutti gli insegnanti italiani che giornalmente si recano a lavoro nelle scuole che ormai da diversi anni si sono purtroppo trasformate in una incognita di violenza, arroganza e moltiplicatrice di bullismo.
Purtroppo in questo ultimo anno i media e certa politica di quanto succede a scuola ne danno sempre colpa al disagio psicologico e sociale dei giovani, causato dall’emergenza covid, assolvendo di fatto tutti i componenti del mondo scolastico, famiglie comprese, dalle loro reali responsabilità.
Questi ignobili episodi sono sempre più frequenti e dobbiamo avere il coraggio e la schiettezza di non derubricarli semplicemente come disagi psicologici dei ragazzi, ma come l’esatto risultato di un ventennio di riforme del mondo della scuola attuate dai vari Ministri della Pubblica Istruzione che, volendo dimostrare di essere sempre più bravi del precedente, hanno distrutto il sistema scolastico italiano.
Queste riforme perniciose ed ideologiche, dichiara il responsabile comparto scuola Sinalp Prof. Giuseppe Lombardo, hanno da un lato tolto l’autorevolezza dovuta e necessaria dei docenti nei confronti dei loro allievi e nei confronti delle loro famiglie, e dall’altro hanno dato enormi poteri all’istituzione monocratica del Dirigente Scolastico che forte di questo enorme e nuovo potere spesso abusa del suo ruolo creando ulteriori spaccature tra i docenti, gli allievi e le loro famiglie.
La scuola deve essere un luogo di educazione alla vita e di apprendimento, luogo prodromo al confronto sociale, economico e culturale che i nostri ragazzi dovranno affrontare dopo aver terminato il loro ciclo di studi.
Certa cultura, che in via prettamente teorica può certamente avere una sua giusta valenza, nella realtà non è ne applicabile ne pensabile, e distrugge il futuro dei nostri giovani che crescono con la convinzione che tutto gli è dovuto senza alcun sacrificio.
Le famiglie si sono convinte nel tempo che i loro figli sono tutti dei geni ed in quanto tali non hanno bisogno di fare sacrifici, e se qualcuno fa notare che stanno sbagliando, la colpa non è mai la loro ma di chi non li comprende, di chi non sa valorizzare le loro “grandi” capacità e via di questo genere.
Esortiamo le famiglie dei nostri giovani a tornare a svolgere la loro vitale funzione di educatori. Non lasciamo i nostri figli per ore ed ore davanti ad una TV o ad un cellulare a guardare programmi demenziali e per niente educativi.
Invitiamo questo Governo ed il Ministro della Pubblica Istruzione a far tornare la scuola luogo di confronto e di costruzione dei futuri cittadini della nostra Nazione.
Basta con le promozioni dovute e senza alcun merito, basta all’agire della magistratura nel merito dell’insegnamento dei docenti,
Non esiste l’uguaglianza culturale per legge e mai esisterà.
Basta con i Dirigenti che remano contro i docenti creando un’ulteriore spaccatura tra la Scuola e la famiglia.