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La Festa della legalità a Città dei Ragazzi: 200 studenti in ricordo della strage di Capaci 

Si è conclusa oggi un’altra emozionante giornata a Città dei Ragazzi di forte impatto umano e sociale.

Eredità preziosa e intensa quella di uomini come Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e di tutte le vittime di mafia  che  tramandano un forte esempio di giustizia, coraggio e legalità. “A partire dai luoghi più sensibili e fragili serve intervenire con impegno costante. E per farlo c’è bisogno di vivacizzare i territori, accompagnare i giovani ad agire la Prossimità, sostenendo i più fragili, perché dalla cura delle comunità è possibile fare rete e costruire esperienze significative di crescita e di sviluppo”. Marco Barbarossa presidente di Spazio47.

La mattina inizia con un momento altamente simbolico, la piantumazione di un albero di Ulivo nelle aiuole antistanti il campetto da calcio. L’albero, donato da Legambiente, è dedicato a Giovanni Falcone e in memoria di tutte le vittime di mafia. “Per Città dei Ragazzi la presenza di questo albero è doppiamente simbolica”, rappresenta un’azione continua e non di sfiducia, dopo il recente furto del primo albero di ulivo piantumato e subito dopo rubato al quartiere. “Questa nuova azione rinforza e incrementa la presenza e il valore che Città dei Ragazzi rappresenta per un quartiere così difficile come quello in cui ci troviamo” Marco Barbarossa . 

Presenti all’iniziativa  più di 200 studenti tra l’Istituto Comprensivo Livio Tempesta, l’Istituto Comprensivo Cesare Battisti e l’Associazione Eris oltre che Vincenzo Lorefice presidente Unicef Sicilia, il Brigadiere Ippolito della stazione dei Carabinieri di Piazza Verga, il dirigente scolastico Maria Paola Iaquinta, Manuela Triscali, Referente dell’osservatorio di area contro la dispersione scolastica distretto 9  ed Elena Trincanato Prof.ssa Referente Legalità, dispersione scolastica, inclusione ambito territoriale Catania su delega del dirigente Provveditore Emilio Grasso.

Molto sentita la partecipazione dei testimonial di legalità donata agli studenti.  “Fino a quando ci sarà anche solo un bambino che soffre allora l’Unicef avrà ragione di esistere. Legalità significa anche sostenere i diritti dei bambini e dei ragazzi sanciti e stabiliti in tutti i paesi del mondo”.  –Vincenzo Lorefice presidente Unicef Sicilia – “Da oggi inizia una collaborazione tra Unicef e Città dei Ragazzi che porterà delle belle soddisfazioni”. E’ solida la rete che Spazio47 sta tessendo tra svariate realtà e enti istituzionali, a  supporto del credo che San Cristoforo e Angeli Custodi vivono persone perbene, meritevoli e Capaci di Crescere in condizioni migliori..

La scuola è proprio il luogo dove si cresce, dove imparare come rispettare le regole. Cominciando dalle piccole cose, dai piccoli gesti e abitudini, rispettiamo il convivere sociale, il codice della strada, indossiamo il casco, manteniamo puliti i nostri luoghi, rispettiamo ogni individuo nella sua diversità” – Elena Trincanato -. Questo è il messaggio che Falcone e tutte le altre vittime di mafia hanno voluto insegnarci con il loro esempio. “Ciò che è stato non si può cancellare, dalla storia impariamo a far meglio, il loro sacrificio resta un esempio imperituro che nemmeno la morte può fermare, ed è per questo che siamo ancora qui oggi, a testimoniare e agire insieme, per un futuro più equo, libero e giusto per le nuove generazioni”.

Poi è il turno Brigadiere Ippolito che parla ai ragazzi cuore a cuore “anche io vengo da un contesto difficile, sono napoletano e più di 22 anni fa ho fatto una scelta, la quale oggi voglio condividere con tutti con voi: sappiate che siete liberi di scegliere la vostra strada e quello che volete che sia la vostra vita! Anche se può sembrare difficile vi assicuro che si può scegliere, e scegliere bene”.

Un bouquet di iniziative quello che arricchisce il cartellone del centro di prossimità Città dei Ragazzi e che racconta i tanti modi possibili di costruire legalità. La mattina raggiunge il culmine con un emozionante concerto offerto dall’orchestra giovanile dell’Istituto Cesare Battisti. Più di 40 studenti e aspiranti musicisti, hanno eseguito musiche strumentali coordinate dai docenti, regalando a Città dei Ragazzi un vero momento di aggregazione e incontro, una partecipazione emozionale, vera, che non ha bisogno di tante parole e che risuona in tutto il quartiere con un’armoniosa presenza che solo l’arte e la musica riescono a regalare.

“Siamo veramente grati. Ci portiamo nel cuore e nelle orecchie la musica di questi ragazzi, i loro sorrisi, la loro concentrazione, il loro impegno” – Marco il presidente- “grazie, a nome di tutta la nostra comunità di prossimità”. 

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