Il Libero Consorzio di Siracusa ripristina l’illuminazione sulla Maremonti nel tratto a ridosso di Canicattini Bagni accogliendo la richiesta di sicurezza dell’Amministrazione comunale
Il Sindaco di Canicattini Bagni Paolo Amenta, nel dare notizia del ripristino da parte del Libero Consorzio di Siracusa dell’illuminazione sulla SP14 “Maremonti”, nel tratto a ridosso del centro abitato canicattinese, a nome dell’Amministrazione comunale e della città ha voluto ringraziare il Commissario Straordinario dell’ex Provincia regionale, Dott. Domenico Percolla, per aver accolto la richiesta del Comune nel garantire la sicurezza sull’importante arteria provinciale che collega la zona costiera alla zona montana della provincia.
I ringraziamenti del Sindaco Amenta sono stati estesi a tutto il Settore Viabilità del Libero Consorzio diretto dal Dott. Giovanni Grimaldi, al Servizio Pubblica Illuminazione guidato da Giuseppe Conte, e al direttore dei lavori Geometra Giuseppe Di Pasquale.
«Il ripristino da parte del Libero Consorzio dell’illuminazione esistente sulla Maremonti, nel tratto a ridosso del centro abitato di Canicattini Bagni, dalla Conversazione sino alla rotonda di Contrada Garofalo, così come abbiamo chiesto come Amministrazione comunale – ha sottolineato il Sindaco Paolo Amenta – garantisce più sicurezza in uno dei tratti più sensibili, quello che attraversa si può dire la nostra città, spesso teatro, negli anni, di numerosi incidenti anche mortali. Per cui doveroso il nostro ringraziamento al Libero Consorzio che ne ha competenza, al Commissario straordinario e a tutti i tecnici, con i quali, nello spirito di collaborazione, abbiamo già approntato un importante progetto di manutenzione della strada. La Maremonti è una delle arterie provinciali strategiche che collega la zona costiera e il capoluogo Siracusa con le zone interne della provincia di grande pregio paesaggistico e culturale, si pensi ai siti Unesco, e per questo molto transitata. Nel suo complesso, però, è ormai vecchia, con il manto stradale di oltre 50 anni che bisogna rifare perché non garantisce più aderenza, soprattutto quando piove, per cui necessita di manutenzione, pulizia della vegetazione ai bordi e, come chiediamo da tempo, di grande attenzione da parte del Libero Consorzio e della stessa Regione. Anche per scongiurare, come purtroppo sta avvenendo recentemente, che l’inciviltà di alcuni la trasformino in una sequela di piccole discariche abusive».