Riflessioni in punta di … tasto
PIGRIZIA O SERVILISMO?
di Giorgio Càsole
“Vostra eccellenza, che mi sta in cagnesco” è l’incipit di “Sant’Ambrogio” una poesia di Giuseppe Giusti, poeta toscano dell’Ottocento; la studiavamo al ginnasio, facendo a gara per impararla a memoria. Con l’appellativo “eccellenza, si rivolge al governatore austro-ungarico di Milano.Il componimento, commisto di ironia e commozione sincera, mi viene in mente tutte le volte che sento chiamare “eccellenza” il prefetto di Siracusa o di altro capoluogo. E’ solo pigrizia mentale o segno di servilismo? NON CHIAMATELO ECCELLENZA,ma dottor Tizio, se prefetto, Ministro o signor Ministro. Colgo l’occasione per ricordare che, nell’antica Roma, il “minister” , da cui il nostro “ministro”, era un servo, in genere quello che serviva il vino. Il ministro della repubblica è un servitore dello Stato. In Latino “minister” si può scomporre in “minus ter”, cioè tre (“ter”) meno (“minus”) mentre “magister” significa “tre volte (ter) più (“magis”). Chiara la differenza? Oggi le cose sono completamente capovolte. Il “maestro” è meno, mentre il “ministro” è più. il prefetto, eredità della tradizione napoleonico-sabauda, comunque sempre di eredità romana, non è altro che il rappresentante del governo in una determinata provincia, funzionalmente dipendente dal ministro dell’Interno. In ogni caso, il titolo di eccellenza è stato abolito per tutti, ministri, prefetti, ambasciatori, generali C.d’A., presidenti di corti ‘Appello, dopo il Fascismo e ribadito con l’avvento della repubblica. Le gerarchie ecclesiastiche sono altra cosa. Ci sono, comunque, vescovi che non si fanno chiamare “eccellenza”, ma “don”.Certi vezzi e vizi sono ardui da sradicare. Ti posso assicurare che il TITOLO DI ECCELLENZA E’ STATO ABOLITO, tanto che la “Presidenza del Consiglio diramò la Circ. 23.V.1950 n. 39568 con la quale precisava che il titolo era stato abolito con il D.L.Lgt. del 1945 e che comunque il trattamento di eccellenza non veniva menzionato negli atti ufficiali dello Stato”.