Siracusa. 170° Anniversario della Polizia di Stato
Il discorso del Questore
“Cari concittadini, concittadine, autorità civili, militari e religiose oggi 12 aprile 2022, qui a Siracusa come in tutti gli altri capoluoghi di Provincia, ricorre il 170° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato. Prima di ogni cosa, tengo molto a salutare e ringraziare tutti voi per essere qui e per avermi dato la gioia della Vostra gradita presenza.
Consentitemi di dirvi che oggi sono davvero commossa, atteso che si tratta del primo evento riguardante la Polizia di Stato dopo la chiusura dello stato di emergenza sanitaria, che ci vede finalmente tutti riuniti insieme; una presenza contingentata, ma che vuole essere il timido ma convinto auspicio di ritorno alla normalità; mi auguro infatti che questa circostanza possa essere ricordata come la cesura del tempo della paura e del dolore e l’avvio di una nuova fase di rinascita sociale ed economica della nostra amata provincia e dell’intera Nazione.
Come in ogni ricorrenza, è tempo dei bilanci ma anche di progettazioni e di aspettative, che avvertiamo, per il momento in cui viviamo, ancora più pressanti.
Alla crisi economica e sociale, si accosta l’incombente catastrofe umanitaria della martoriata Ucraina, che ha maggiormente amplificato ed aggravato l’eredità lasciata dalla pandemia.
Il virus, anziché avvicinare l’umanità in una lotta comune contro il male, ha drammaticamente chiarito come sia ancora lungo ed impervio il cammino della fratellanza e della pacifica coesistenza tra gli uomini.
Le lacerazioni che la nostra società sta vivendo hanno purtroppo creato nuove diseguaglianze, che si sono assommate a quelle già esistenti, ed in particolare nella nostra provincia, la più meridionale dell’Italia, che patisce un ritardo sempre più intollerabile rispetto alle aree più sviluppate della Nazione e che inevitabilmente fa aumentare la richiesta di aiuto e sostegno da parte dei cittadini nei confronti delle Istituzioni.
In questo tempo, dunque, l’esserci sempre, è stato da me, come da tutti i miei colleghi della Polizia di Stato, indifferentemente declinato non solo come vicinanza alle categorie più deboli ed esposte, ma anche e soprattutto come incitamento a tutta la popolazione a non abbandonarsi allo sconforto e ad atteggiamenti egoistici.
E tale vicinanza soprattutto alle fasce deboli, come dimostrano le statistiche nazionali in tema di fiducia negli organi pubblici, ha contribuito a far si che la Polizia di Stato resta stabilmente in cima alla classifica, e questo, rappresenta per me, un grande motivo di orgoglio: il nostro “esserci sempre” ha finito per costituire uno dei pochi legami ancora forti tra cittadino e la res publica, manifestazione plastica del collante che tiene unita una collettività, l’argine alle devianze dall’ordinato vivere civile e guida verso un percorso di rigenerazione dello Stato.
Il messaggio che oggi da qui deve partire è proprio quello che la Polizia di Stato c’è e ci sarà sempre, sempre a fianco di chi ne ha bisogno.
Ma esserci sempre, ritengo, sia anche un obbligo morale, che in particolar modo adesso, non mi stanco di ribadire, deve essere presente a tutti noi, come impegno a non sottrarci all’imperativo di aiutare sempre e comunque chi è in difficoltà, incarnando quell’autorità intesa in senso platonico di soggetto pubblico – nella sua più nobile accezione – di guida illuminata della città.
Così se stiamo progressivamente superando le restrizioni connesse alla pandemia, pur se ancora largamente presente in termini di contagi e vittime, le drammatiche notizie provenienti dal conflitto bellico alle nostre porte ci inducono a non abbassare l’attenzione sulla sicurezza interna del nostro Paese, che deve gestire un cospicuo numero di persone che fuggono dalla guerra anche nella nostra realtà, molti dei quali minori o donne sole.
Gestire uno stato di emergenza, sia esso di natura sanitaria o di carattere umanitario, non è stato e non è per nulla semplice. La permanenza di tale condizione sposta inevitabilmente l’equilibrio tra l’uso della forza pubblica e il rispetto dei diritti costituzionali e ridisegna nuovi assetti nel delicato rapporto, apparentemente conflittuale, tra autorità e libertà.
Al riguardo, mi preme sottolineare come la Polizia di Stato si stia muovendo in questo caotico frangente nel pieno rispetto di quei valori che si colgono nella carta costituzionale, capaci di adattarsi alla mutevolezza del contesto storico di riferimento.
Del resto per esprimere un giudizio storico compiuto, si deve considerare come i 170 anni della Polizia di Stato racchiudano un periodo che ha segnato una evoluzione sociale, politica e culturale del Paese.
Ma proprio da uno dei periodi più bui che l’Amministrazione della Sicurezza ha vissuto, coincidente con gli anni di piombo del terrorismo e della strategia stragista di stampo mafioso, ha cominciato a germogliare quella che adesso è divenuta la nostra casa comune della sicurezza, tantoche oggi noi identifichiamo l’entrata in vigore della legge 121 del 1981 nel momento fondativo di una nuova Polizia che, pur non rinnegandola, trasforma, vivifica quella precedente e la rende al passo coi tempi.
Con questa Legge l’apparato della Sicurezza Pubblica ha segnato una svolta epocale di un lungo processo di cambiamento, traghettando una concezione della sicurezza di stampo militare verso una polizia moderna e democratica, ispirata al principio “sub lege libertas”, attraverso due pilastri importanti di intervento: la smilitarizzazione e la sindacalizzazione.
Il tema della “buona organizzazione” è divenuto, soprattutto nell’ultimo ventennio del nuovo millennio, il fulcro centrale delle attenzioni dei vertici del Dipartimento della P.S., che sospinti dalla necessità di ottimizzare l’impiego delle risorse umane e strumentali, hanno adottato moderni moduli operativi per una rinnovata e più incisiva Cultura della Sicurezza.
Principio della Sicurezza, operante su due diversi piani, politico-amministrativo e tecnico, sia a livello nazionale che periferico, prevedendo due Autorità separate, a cui corrispondono diversificati livelli di competenze e responsabilità;
I binomi a livello centrale e periferico Ministro dell’Interno – Capo della Polizia-Direttore Generale della P.S. e Prefetto – Questore, trovano poi la perfetta sintesi operativa all’interno di processi decisionali congiunti negli appositi Comitati Nazionali e Provinciali per l’Ordine e Sicurezza pubblica, sempre più aperti a cogliere tutte le istanze dei cittadini.
La Nostra Amministrazione ha attuato una progressiva quanto profonda trasformazione di tutto l’apparato della Pubblica Sicurezza, incidendo sia nell’ambito centrale che periferico, ridisegnando l’articolazione e l’organizzazione degli uffici territoriali ed in particolare delle Questure, di cui si attende il definitivo varo con l’imminente “atto ordinativo unico degli uffici periferici” che sarà a breve firmato dal Capo della Polizia-Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.
In tale contesto fortemente evolutivo, l’emergenza epidemiologica ha ulteriormente contribuito ad accelerare questo processo, rimodellando le esigenze operative e rideterminando gli ambienti ed orari di lavoro. Il tutto secondo le indicazioni ministeriali e grazie all’apporto di tutte le Organizzazioni Sindacali di Polizia e dell’Amministrazione Civile dell’Interno, che hanno consentito di garantire il valore primario della salute di tutti gli operatori.
Seppur dettato dall’emergenza, l’ultimo biennio ha costituito un innegabile bagaglio di esperienza da parte di tutti gli appartenenti a questa Amministrazione, che rappresenta la base di ripartenza della Polizia di Stato, anche qui a Siracusa.
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In occasione di queste riflessioni, mi sono chiesta se fosse opportuno inserire i dati che vengono di solito forniti in queste circostanze, che servono da “misura della performance”, comegli arresti, le misure di prevenzione o le licenze rilasciate.
Ma ho pensato che fosse più opportuno compendiare in un video i momenti salienti delle attività svolte, al fine di avvalorare l’impegno profuso dall’intero personale.
Quello che qui mi preme sottolineare è che anche per Siracusa e la sua Provincia il biennio 2020/2021 e questo primo scorcio del 2022, rimarrà un periodo eccezionale, perché ha accomunato la nostra città a tutto il mondo nella lotta al virus e ad affrontare una crisi umanitaria, sociale ed economica senza precedenti.
I nostri punti di riferimento sono stati la distanza, la protezione nel contatto, la scoperta di nuovi modi di comunicare e di lavorare, sia in ufficio che nel rapporto quotidiano con colleghi, amici e familiari.
Ci siamo dovuti confrontare con nuove sfide: il vaccino contro il covid, la progressiva estensione dell’obbligo vaccinale, nonché l’uso del green pass che ha indiscutibilmente creato uno spartiacque tra vecchio e nuovo mondo e modi di pensare.
La Polizia di Stato ha dovuto fornire pure qui il suo contributo, prendendo delle decisioni a volte dolorose anche al suo interno, fortunatamente in misura assai marginale, ma non perdendo mai di vista la funzione primaria che è quella di garantire la “libertà nella sicurezza”.
Anche in questa provincia, centrale è stata l’azione delle Autorità di P.S. nel contemperamento dei c.d. diritti della socialità, come la libertà di riunione e di associazione, ma anche di circolazione, di libera manifestazione del pensiero, con la tutela della salute pubblica, di pari, se non superiore rango costituzionale, che poteva essere compromessa da un uso non appropriato di tali diritti.
Gli uomini e le donne della Polizia di Stato di Siracusa, qui comprese le Specialità presenti in Provincia, che oggi mi onoro di rappresentare, anche in questo delicato momento hanno saputo perfettamente coniugare rigore e umanità, rifuggendo da inutili autoritarismi e riuscendo a cogliere il tratto distintivo della figura del vero poliziotto, che sa essere autorevole senza scadere nella prepotenza.
Ed è a tutti i POLIZIOTTI che va il primo GRAZIE, GRAZIE DI VERO CUORE!
E’ chiaro che la stella polare che ha orientato la mia azione di Autorità Provinciale di P.S. è stata l’attività del Comitato per l’Ordine e Sicurezza Pubblica, presieduto da Sua Eccellenza il Prefetto Dr.ssa Scaduto, che ringrazio per la sua costante opera di coordinamento ed orientamento delle Forze di Polizia in tutte le tematiche che coinvolgono la sicurezza della provincia, applicando in questa giurisdizione le direttive che il Ministro dell’Interno e il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza hanno prontamente emanato nelle varie materie trattate.
Al riguardo, sono felice della leale e reciproca collaborazione che ho avuto modo di constatare direttamente, in ogni circostanza, con le altre due forze di Polizia a competenza generale, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza, i cui attuali Comandanti hanno pienamente condiviso i comuni ideali di legalità e giustizia, fornendo un personale e prezioso contributo a sostegno di una visione comune delle problematiche di ordine e sicurezza pubblica quotidianamente affrontate.
E pertanto, infatti, mi preme fortemente ringraziare il Colonnello dell’Arma dei Carabinieri BARECCHIA ed il Colonnello della Guardia di Finanza VACCARO. Grazie Gabriele, grazie Lucio!
E nell’ambito del contrasto alla criminalità comune ed organizzata, sono state pensate e adottate nuove strategie di contrasto al crimine, che con il lockdown ha in parte dirottato il proprio raggio di azione verso i reati domestici ed informatici, che hanno avuto anche in questa provincia un aumento esponenziale.
Altissimo, inoltre, è il pericolo che la criminalità organizzata possa mirare alla comoda acquisizione di aziende, che anche in questa provincia abbondano in crisi per la pandemia, o aggiudicarsi importanti appalti di opere pubbliche alimentate con i fondi europei del recovery plan.
In questo contesto, mi sento di volgere un ringraziamento particolare alla Dottoressa QUARTARARO, Presidente del Tribunale di Siracusa, la quale, nella sua funzione direttiva giudicante, consente di cristallizzare e valorizzare appieno la nostra attività di polizia giudiziaria.
E, nel medesimo ambito, non posso non esprimere il mio grande senso di gratitudine al Procuratore della Repubblica Dr.ssa Sabrina Gambino, per la brillante guida della Procura e per la fiducia che ci ha accordato, consentendoci di operare nel rispetto reciproco dei ruoli e in un clima di profonda serenità. Per questo, Sig. PROCURATORE, anche a Lei GRAZIE, GRAZIE DAVVERO.
Così come ringrazio il Procuratore Aggiunto Dr. SCAVONE e tutti i Sostituti Procuratori, che hanno sapientemente coordinato l’azione svolta della polizia giudiziaria, nonché la Procura Distrettuale di Catania, con cui sono state monitorate e seguite quelle forme di criminalità organizzata riflettenti sul già provato tessuto produttivo siracusano.
Ringrazio, inoltre, la Procura presso il Tribunale Minorenni di Catania, per la quale vi è qui oggi la Dottoressa BARBAGALLO, per tutte le vicende riguardanti i minori.
Contrasto della criminalità, che è stato possibile concretizzare grazie all’impegno della Divisione Anticrimine, diretta dalla Dottoressa Maria Antonietta Malandrino, della Squadra Mobile, diretta dal Dottor Gabriele PRESTI e delle squadre investigative dei Commissariati distaccati, nonché grazie all’efficace azione di controllo del territorio espletata dall’UPGSP, diretto dalla dottoressa Giulia GUARINO, dagli Uffici Controllo del Territorio dei Commissariati distaccati e sezionale Ortigia. Uffici, questi ultimi, che hanno operatosotto il costante e preciso coordinamento della Divisione di Gabinetto, diretta egregiamente dal Dottore Ferdinando BUCETI, il quale, brillantemente coadiuvato e supportato dal Vice Capo di Gabinetto Dr. Massimo DE GRANDE, ha analizzato, valutato e tradotto sul campo le opportune strategie di intervento, tenendo conto di orientarle, altresì, al prioritario rispetto delle misure precauzionali connesse allo stato emergenziale.
Tale azione di controllo è stata ovviamente sostenuta dall’apporto instancabile della Divisione di Polizia Amministrativa, diretta dal Dottor Giuseppe GRIENTI, e dalle collaterali squadre dei Commissariati Distaccati nel controllo degli esercizi pubblici. Sul punto va ricordato come è stato attuato con ponderato rigore l’esercizio del potere cautelare di chiusura in caso di riscontrata violazione della normativa anticovid, proprio in ragione della ricerca del difficile equilibrio tra rispetto delle regole e tutela del patrimonio economico della nostra terra.
Così come parimenti efficace è stata l’azione di prevenzione attuata dalla DIGOS, diretta dal Dottor LA MAGNA, e dai collaterali Uffici UIGOS dei Commissariati Distaccati che hanno saputo perfettamente intercettare e convogliare a questa Autorità il costante flusso informativo.
Un pensiero speciale va poi all’attività compiuta dall’Ufficio Immigrazione, sotto la direzione della Dottoressa Stefania MARLETTA, che in questo tempo di emergenza sanitaria ha dovuto, sotto l’attento coordinamento della Prefettura, implementare la propria attività già gravosa nella gestione degli sbarchi di migranti che continuano ad interessare le nostre coste, a cui si è aggiunto l’ulteriore aggravio del periodo di quarantena all’interno delle navi presenti nel porto di Augusta.
E, sul tema, colgo l’occasione per ringraziare i Comandanti delle Capitanerie di Porto di Siracusa, il Capitano di Vascello Sergio LOPRESTI, e di Augusta il Capitano di Vascello Michele MALTESE per l’ausilio prestato in tali nostre attività.
Un capitolo a parte spetta all’attività di organizzazione interna della Questura e dei Commissariati, garantita dall’Ufficio Sanitario, Ufficio del Personale, Ufficio Tecnico Logistico Provinciale ed Ufficio Amministrativo Contabile, compito, reso ancor più gravoso dall’attuale stato di emergenza pandemica.
In questo contesto un ringraziamento va anche a tutto il personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno, che ha saputo ripensare anche nuove modalità lavorative come quella dello smart working, e alle Organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno, grazie,alla cui leale collaborazione è stato possibile preservare il distanziamento interpersonale e il sovraffollamento negli uffici.
Un’ attenzione particolare voglio dedicare ai vari Enti Pubblici per la perfetta intesa e sinergia instauratasi. Strategico, al riguardo, è stato, nell’ambito cittadino, il coinvolgimento ed il dialogo con il Sindaco Francesco ITALIA, con il quale si sono sempre susseguiti utili confronti rispetto alle problematiche rilevate, e per questo mi sento di dire sinceramente ed affettuosamente GRAZIE; ringraziamento che estendo parimenti al Suo Capo di Gabinetto, nonché attuale sindaco di Ferla, Michelangelo GIANSIRACUSA, per l’ampia disponibilità dimostrata.
Un grazie va inoltre a tutti gli altri Sindaci del comprensorio, atteso che con il loro contributo è stato possibile procedere ad una disamina attenta ed approfondita delle realtà locali, cercando soluzioni condivise con loro, quali Autorità Locali di P.S.
Importante è stato poi il consolidato rapporto di comune vicinanza a difesa della legalità, con i gruppi sociali intermedi siano essi le Associazioni di Categoria, i Sindacati, il mondo della scuola e del volontariato: grazie anche al costante apporto del nostro Ufficio per la Comunicazione è stato efficacemente veicolato il principio di leale collaborazione, condiviso, precipuamente, con tutti gli organi di stampa che ringrazio, in quanto hanno efficacemente diffuso ogni informazione di interesse per i cittadini.
A loro rinnovo la mia stima, che estendo, altresì, al Libero Consorzio Comunale Di Siracusa, al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, all’Aeronautica, alla Polizia Penitenziaria, al Corpo Forestale della Regione, alla Polizia Municipale di Siracusa e alle Polizie Municipali di tutti i Comuni della Provincia, ai responsabili dei vari Enti Pubblici ed in particolare, al Dr. FICARRA e ai medici tutti per il supporto ed il costante aiuto che ci hanno fornito.
Tra i Rappresentanti delle Forze fin qui citati, non posso non sottolineare l’operato svolto dalla Marina Militare comandata egregiamente dall’Ammiraglio Andrea Cottini, per la fondamentale attività in materia di difesa e sicurezza dello spazio marittimo, nonché delle Autorità religioseper la loro vicinanza spirituale ed il conforto che unitamente al nostro Cappellano Don Giuliano, in questo tempo di sofferenza, non hanno mai mancato di rivolgere non solo a tutta la popolazione ma anche a tutti gli appartenenti della nostra Amministrazione.
Un pensiero a parte vorrei riservare agli appartenenti della Polizia di Stato che in quest’ultimo periodo hanno lasciato il servizio attivo, e qui rappresentati dall’ANPS che ne testimonia in modo concreto e fattivo il legame indissolubile che li legherà sempre a questa Amministrazione; a loro dico che la missione che abbiamo perseguito insieme non può ritenersi esaurita con la quiescenza e che il loro impegno per una Polizia moderna e democratica può e deve proseguire all’interno della società civile.
E, a tal proposito, una particolare attestazione di stima, che oggi mi sento di elogiare pubblicamente per la grande professionalità dimostrata, va ai colleghi in pensione che hanno concluso il loro percorso lavorativo presso questa Amministrazione nell’ultimo biennio e mi riferisco alla Dottoressa Antonella PAGLIALUNGA, al Dottor Teofilo BELVISO, al Dottor Marcello MAUCERI e al Dottor Piero SCIACCA che ci delizierà oggi con l’arte del suo saxofono.
Un messaggio affettuoso e commosso vorrei altresì giungesse ad ognuno dei familiari qui presenti e non dei nostri caduti in servizio, i colleghi VINCI, CALCAGNO, CULTRERA, DI FALCO, RAO, REINA ed APARO. A loro rendiamo un pensiero sempre grato del sacrificio compiuto.
E ancora, mi sento di rivolgere uno speciale ringraziamento a coloro i quali hanno apportato il loro importante contributo per consentire lo svolgimento del 170 °Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato; mi riferisco in particolare al Soprintendente Dr. Salvatore MARTINEZ, che con la collaborazione del Dottor TIRALONGO ci ha permesso di organizzare questa cerimonia in una meravigliosa cornice di arte, storia e paesaggio; e al Dirigente dell’Istituto Scolastico Gargallo Professoressa Maria Grazia FICARA, ai Professori Giovanni UCCELLO, la professoressa Rita PATANIA ed il Professore Francesco NETTI e ai ragazzi tutti per l’importante contributo musicale offerto. Tutto ciò contribuirà a rendere indelebile il ricordo di questa giornata.
Infine, per lo stesso motivo, un sentito ringraziamento va al Dirigente dell’Ufficio Personale, Dottor Devid RIZZO e al suo staff, alla Dottoressa Brunella MARZIANI, alla mia Segreteria Particolare coordinata dal Vice Ispettore Letizia INGRASSIA, nonché tutti coloro che sono stati impegnati nell’organizzazione di questa giornata.
Mi accingo a concludere manifestando il mio senso di gratitudine all’attuale VICARIO Dr. Francesco MARINO per l’apporto fornito alla mia attività ed abbracciando idealmente e ringraziando tutti i miei collaboratori, i Dirigenti, Dottor Massimiliano SANTORO, Dott. Daniele TARANTELLO, nonché tutti i Dirigenti degli Uffici e dei Commissariati ed il personale tutto, per avermi sostenuto e supportato in tutti i momenti.
Mi scuso se mi sono dilungata sensibilmente con i ringraziamenti, ma ho sentito forte il desiderio di esprimere la profonda stima nutrita nei riguardi di tutti Voi ed il sincero affetto che mi lega alla città di Siracusa. Per me rappresenta un onore informarVi oggi, proprio in occasione della cerimonia dell’Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, del mio imminente trasferimento presso la QUESTURA DELLA PROVINCIA DI MESSINA, città che mi ha dato i natali.
I 5 anni di permanenza nella meravigliosa città aretusea hanno rappresentato e rappresenteranno sempre per me un’esperienza unica ed indimenticabile, che ha contribuito ad avvalorare la mia crescita professionale e che custodirò sempre gelosamente dentro il mio cuore, a partire dagli importanti rapporti umani e conoscenze che ho avuto il privilegio di instaurare giorno dopo giorno.
Per me è stato un onore essere al Vostro fianco, al servizio di questa città, a cui mi sono dedicata attraverso l’ascolto delle esigenze trasmesse dai cittadini, l’analisi e lo studio dei fenomeni illeciti, al fine di calibrare e fornire una opportuna scaletta di priorità, ciò al precipuo scopo della tutela e la salvaguardia del primario interesse collettivo dell’ordine e la sicurezza pubblica.
Spero vivamente che il mio operato possa aver contribuito a rasserenare la cittadinanza e ad accrescere la fiducia della gente verso l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, verso la Polizia di Stato, che vede nel Questore il destinatario di prerogative che l’Ordinamento gli attribuisce in via esclusiva.
Ritorno quindi nella mia città e mi avvicino alla mia famiglia, che rappresenta il pilastro fondamentale della mia attività, per il sostegno e la forza che continua a darmi nel quotidiano esercizio di questo percorso di lavoro, ma rimarrà sempre dentro di me un legame indissolubile che mi riporterà, anche in futuro, in questi straordinari luoghi.
Vi lascio con sinceri sentimenti di orgoglio per aver avuto il privilegio di conoscervi e aver potuto lavorare con molti di voi e prima che venga proiettato il video dei momenti più salienti delle attività svolte nell’ultimo periodo, desidero concludere con l’auspicio che l’esperienza pandemica, dolorosa e faticosa che siamo stati tutti chiamati ad affrontare non sia stata spesa inutilmente, ma costituisca il germe di una ripartenza, di un nuovo umanesimo, libero dal virus dell’egoismo e della sopraffazione del più debole.
Vi ringrazio di cuore per l’attenzione prestata, VIVA LA POLIZIA DI STATO!“