Ambiente, cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile nel progetto delle quarte classi dell’Istituto Comprensivo “G. Verga” di Canicattini Bagni, questa mattina donati e piantumati quattro alberi alla Villa comunale
«Che cosa possiamo fare per salvaguardare l’Ambiente e dare un futuro migliore alla Terra?». Questa la domanda che si sono posti gli alunni delle quarte classi dei plessi “Garibaldi” e “Mazzini” della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “G. Verga” di Canicattini Bagni nell’ambito del progetto UDA, Unità Didattica di Apprendimento, “Lo sviluppo sostenibile: il nostro futuro nel nostro pianeta”.
Con la guida delle loro insegnante, della Dirigente scolastica prof.ssa Stefania Bellofiore e di Paolino Uccello, guida naturalistica ed etnoantropologo, coordinatore dell’Ecomuseo degli Iblei e del Museo Tempo di Canicattini Bagni, gli alunni canicattinesi hanno così voluto approfondire le problematiche attuali dei cambiamenti climatici e del surriscaldamento del pianeta, iniziando dagli obiettivi di Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta da 193 Paesi membri delle Nazioni Unite e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU.
In questo conteso, i bambini canicattinesi hanno pensato bene di assumere anche loro degli impegni concreti, come quelli che sono richiesti ai governanti ai vari livelli, per iniziare a costruire un mondo diverso, più pulito, più sano e rispettoso dei diritti, da quelli per l’ambiente a quelli umani ed economici.
E la scelta è stata di rinunziare a delle piccole cose quotidiane, come ad esempio ad un pacco di patatine, un dolce, un giocattolo, per risparmiare i soldi necessari per acquistare alcuni alberi, quali simbolo di longevità e vita, da piantumare all’interno della Villa comunale della città. E così è stato.
Con l’aiuto di Paolino Uccello hanno scelto quattro alberi simbolo della cultura iblea e del territorio che giornalmente vivono, facendone richiesta alla locale Ditta Bellomia: l’Ulivo, simbolo della Pace e della cultura cristiana, con la preziosità del suo prodotto, l’olio; il Carrubo, detto “padre grande” nella cultura popolare perché le sue fronde danno riparo a tutti e i suoi frutti sono commestibili; il Leccio, la cui legna nei secoli ha riscaldato le case e accesso le cucine delle famiglie; e poi, il Melograno, ricevuto in dono da Bellomia, che nella tradizione popolare è simbolo dell’abbondanza e della prosperità.
Questa mattina alla Villa comunale di Canicattini Bagni, presenti il Sindaco Marilena Miceli, il Vice Sindaco Sebastiano Gazzara, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Mariangela Scirpo, la Vice Presidente del Consiglio comunale, Loretta Barbagallo, la Dirigente scolastica Stefania Bellofiore, Paolino Uccello, le docenti del progetto e tanti genitori, gli alunni delle quarte classi dell’Istituto “G. Verga”, hanno piantumato i loro alberi, facendo precedere questo impegno di cittadinanzattiva e di sostenibilità, dalla recita di poesia e la lettura di slogan per il futuro dell’Ambiente che hanno poi attaccato ai rami dei loro alberi a futura memoria.
«L’attività degli alunni di quarta di occuparsi dell’ambiente e del futuro di noi tutti – ha detto la Dirigente Stefania Bellofiore – è un percorso didattico che coinvolge tutta la scuola, ogni classe e ogni bambino, la cui valutazione e rappresentazione faremo a fine anno. In questo progetto gli alunni e le loro insegnanti hanno voluto mettere in rilievo l’amore per l’ambiente e la disponibilità per la città che traspare proprio nella scelta di donare degli alberi alla comunità».
«Un’azione importante in un contesto, la Villa comunale, che necessita di essere riqualificato – ha sottolineato il Sindaco Marilena Miceli – proprio per l’importanza che ha per l’intera comunità canicattinese. Un luogo che presto diventerà un Orto Botanico dove si incontreranno le varie culture del Mediterraneo, grazie ai risparmi che il Comune ha fatto sui progetti Spar di accoglienza agli immigrati. Mettere al centro l’ambiente e il rispetto dei beni comuni, del prossimo, donandosi agli altri, in questo caso donando degli alberi alla propria città, è lodevole e meritevole, e per questo ringrazio a nome dell’Amministrazione tutti i bambini, le loro insegnante e la scuola. Un gesto che spero venga replicato tante volte. Dopo il Covid dobbiamo guardare ad un nuovo modello di vita per la città che non può non tenere conto dell’ambiente, di uno sviluppo sostenibile e di azione di cittadinanzattiva come quello di oggi. Perché con questa consapevolezza si costruirà la città del futuro»