AUGUSTA, QUARTIERE S. CUORE, L’ex sindacalista MANTINEI “SUDDITI O CITTADINI”?
di Giorgio Càsole
Augusta. Il quartiere Sacro Cuore potrebbe essere definito il centro storico della cosiddetta borgata, nato, nel secondo dopoguerra, attorno alla chiesa dedicata al “Sacro Cuore di Gesù”, il cui primo parroco fu l’augustano Aldo Caramagno, cui l’attuale amministrazione ha intitolato una piazzetta ove troneggia una bianca statua di Gesù con le braccia aperte. E’ un quartiere, dunque, recente, con appena una settantina d’anni alle spalle, eppure con strade ampiamente degradate, tanto da far dire che “siamo abbandonati, a livello di terzo mondo; siamo quasi considerati alla stregua più sudditi che di cittadini”. A esprimere queste dure amare considerazioni è Piero Mantinei, ex sindacalista CGIL e ex assessore alla Solidarietà sociale in una delle amministrazioni comunali presiedute dal sindaco Pippo Gulino a cavallo degli anni Novanta e Duemila. “Abito in questo quartiere da 65 anni e posso dire che non fa onore a un’amministrazione comunale tenere le strade in queste condizioni, specialmente nell’area dell’ex INA CASA, dove le strade sono praticamente senza più l’asfalto, ma con buche pericolose per persone e mezzi. Leauto che vi transitano sono tantissime ogni giorno, da decenni ormai tanto che, nonostante un muro di delimitazione dell’area stessa, l’area non è stata mai chiusa al traffico delle auto esterne e, quindi, ormai dovrebbe essere il Comune a interessarsi di eliminare il degrado delle strade”. Osserviamo al nostro interlocutore che l’amministrazione comunale ha annunciato d’aver avviato la pratica per acquisire al demanio comunale tutta l’area per poter dunque, procedere alla sistemazione delle strade. “Ho l’impressione che questa sia l’amministrazione degli annunci”, replica Mantinei, che aggiunge: “L’amministrazione aveva annunciato che dopo l’epifania sarebbe stato ripristinato il mercato rionale nell’area che è stata intitolata ai morti del 13 maggio 1943, di fronte all’ex villaggio Rasiom, ma a tutt’oggi ancora nulla. Non credo che per una presa d’acqua e per un gabinetto anche chimico ci siano tante difficoltà”, sottolinea Mantinei, che si fa portavoce delle tante persone anziane che abitano in zona, che magari vivono sole e senza mezzi, che nel mercato rionale potevano recarsi in autonomia non solo per l’approvvigionamento delle risorse alimentari, ma anche per socializzare, essendo il mercato, vicino casa, un’occasione di incontro per le persone. L’area, dedicata al ricordo dell’infausto giorno, il 13 maggio ’43, in cui Augusta fu quasi rasa al suolo dai bombardamenti dei quadrimotori americani, è l’unica asfaltata del quartiere, probabilmente in attesa della riattivazione del mercato rionale quotidiano, sospeso dalla precedente amministrazione pentastellata, dopo lo scoppio della pandemia da Covid 19. Tuttavia, ci fa osservare Mantinei, non sono poche le strade comunali, non di pertinenza, dunque, dell’ex INA CASA, prive del tutto d’asfalto e con buche talmente profonde, come, per esempio, nella parte terminale di Via Trieste, che rappresentano un autentico pericolo per i bambini in bicicletta e per i ragazzi in motorino, ma anche per i pedoni. Mantinei ci ricorda che, recentemente, la moglie del titolare di un negozio nei pressi si è rotta una caviglia, a causa di uno di questi fossi, che “sembrano quelli di una città bombardata”, osserva l’ex sindacalista, per il quale basterebbero pochi quattrini per rimettere in sesto la pavimentazione del parcheggio adiacente alla piazzetta “Sac. Aldo Caramagno” e per coprire in modo idoneo il pozzetto sotto un palo della luce che nello stesso parcheggio è stato coperto precariamente da due pezzi di legno. Mantinei azzarda l’ipotesi malaugurante che se non si provvederà subito, la prossima estate salterà tutta la pavimentazione del parcheggio e ricorda che la sede dell’ufficio tecnico è proprio a due passi.