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AUGUSTA. A BRUCOLI ALLARME ECOLOGICO DEI CACCIATORI DI RETI FANTASMA

Si chiamano reti fantasma perché sono invisibili come i fantasmi, ma ci sono. E sono dannosi. Dannosi all’ambiente marino, senza il quale la vita sul pianeta non esisterebbe. Dannosi perché sottraggono risorse ittiche agli esseri umani. Stiamo parlando delle tantissime reti da pesca abbandonate o perdute e che aderiscono perfettamente agli scogli e diventano trappole mortali per tartarughe, cetacei e altre specie. Un danno ecologico gravissimo prodotto da 640 tonnellate di queste reti fantasma nel mondo. Per bonificare il nostro mare, dieci anni fa, alcuni appassionati subacquei siciliani, sul piano squisitamente volontaristico, hanno deciso di ingaggiare una battaglia ecologica, diventando “cacciatori di reti fantasma”. Ieri, sabato 19, si sono recati nella sede della Lega navale Brucoli-Augusta (presidente Andrea Neri)per una conferenza divulgativa resa più interessante dai servizi video delle loro immersioni, trasmessi dal canale tv DMAX.

G.C.

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