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Francesco Italia sul servizio di trasporto pubblico a Siracusa

<<Il servizio di trasporto pubblico locale è la chiave per rendere Siracusa una città moderna, accessibile e agevolare lo sviluppo di una città, e soprattutto per collegare il territorio creando un trasporto sostenibile, capillare ed efficiente come Siracusa merita di avere>>. Così Francesco Italia, attuale primo cittadino di Siracusa e candidato a sindaco per le elezioni amministrative del 28 e 29 maggio a proposito del servizio di trasporto pubblico locale.

<<Ammettiamolo: a Siracusa abbiamo perduto la cultura del trasporto pubblico, e la società regionale che da quasi 70 anni gestiva nella nostra città il trasporto pubblico locale ha ridotto progressivamente le linee e la percorrenza chilometrica annua>> – dichiara Francesco Italia.

<<Nel 2021 il Comune di Siracusa – specifica Francesco Italia – ha ottenuto un finanziamento di 650 mila euro a valere sulle risorse del Piano nazionale strategico della mobilità sostenibile per l’aggiornamento del Pums, la redazione dei progetti di settore Biciplan, Brt (bus rapid transit) e del trasporto pubblico locale ed a breve i progetti dovranno essere approvati>>.

<<Lo stato di avanzamento delle progettazioni in corso e delle indagini già eseguite ha consentito all’amministrazione di affidare a SAIS un programma di esercizio totalmente diverso da quello che eserciva AST.  Ecco perché – dice il primo cittadino di Siracusa – proprio per evitare che Ast lasciasse a piedi migliaia di siracusani, abbiamo affidato il nuovo servizio, e l’abbiamo fatto attraverso studi e analisi sia sui flussi sia sulle nuove necessità della città>>.

<<Entro il mese di giugno sarà attivo un nuovo servizio, con nuove linee e frequenze che consentiranno a tutti i cittadini di essere serviti dal trasporto pubblico locale. Le linee serviranno Cassibile, Belvedere, le contrade marine, i quartieri di Akradina, Tiche, Epipoli, la Borgata, ma non solo: un servizio per Ortigia, la linea per il cimitero e due linee dirette da nord a sud della città>> – spiega Italia.

<<Le risorse del Ministero alle quali abbiamo attinto sono finalizzate, nel prossimo quindicennio, a sostituire il parco veicolare TPL a zero emissioni, ovvero la copertura dei costi per la fornitura degli autobus e relativi attrezzaggi, e – in quota parte – a rafforzare le infrastrutture connesse di supporto>>.

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