Costume e Società. Buona Epifania…che tutte le feste porta via!
Oggi 6 gennaio si festeggia l’Epifania dal greco epifania che significa manifestazione del divino attraverso un segno. Questa ricorrenza cristiana infatti ricorda la rivelazione di Gesù ai Magi che seguono la cometa per giungere a Betlemme e offrono al Redentore i doni della regalità e della sacralità oro, incenso e mirra. in realtà, esistono almeno altre due epifanie del Signore ovvero il battesimo nel Giordano e il miracolo delle nozze di Cana.
Durante l’età ellenistica l’attributo epifane è spesso associato ai nomi dei sovrani ellenistici per significarne la divinità. Più tardi anche la dea Roma sarà così denominata.
Oggi l’Epifania assume una connotazione del tutto differente ed è associata all’universo dei bambini e rappresentata dalla Befana, la vecchietta che sulla scopa dispensa carbone o dolcetti a seconda che i bimbi siano stati buoni o cattivi. Da Epifania a Befana il passo non è così breve perché bisogna attraversare secoli di medioevo quando dalla corruzione della lingua latina si arriva a pifanìa, befanìa fino a befana.
E la calza? Secondo la tradizione, Egeria ninfa molto a cara a Numa Pompilio, mitico Re di Roma, durante le calende di gennaio più o meno corrispondenti alla nostra festività, metteva proprio all’interno di una calza destinata al sovrano dolci con profezie e vaticini sul futuro. Strenia invece, da cui origina la parola strenna, era colei che portava all’inizio di ogni anno, durante i sigillaria, delle statuette fittili raffiguranti idoletti o animali ai piccoli romani.
Così tra sacro e profano, oggi è l’ultimo giorno degli scintillii di luci colorate sui balconi, nei presepi e negli alberi di Natale perché l’Epifania tutte le feste porta via.