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Catania: la Guardia di Finanza confisca beni per 40 milioni di euro

La Guardia di Finanza ha sequestrato beni del valore di 40 milioni di euro all’imprenditore Emanuele ‘Lele’ Greco, che, secondo l’accusa, “tramite l’appoggio delle famiglie mafiose gelesi riconducibili a Cosa Nostra” sarebbe “riuscito a imporsi nel mercato degli imballaggi di cartone”. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Catania su richiesta della locale Dda e su indagini del Gico del nucleo di Polizia economica finanziaria (Pef) delle Fiamme gialle etnee. Secondo la Dda di Catania l’uomo avrebbe “costituito un patrimonio societario e immobiliare grazie ai proventi delle attività illecite di estorsione, rapina e riciclaggio, riuscendo inoltre, tramite l’appoggio delle famiglie mafiose gelesi riconducibili a Cosa Nostra, a imporsi nel mercato degli imballaggi di cartone”. 
Sette sono le società e imprese individuali del ragusano poste sotto sequestro dalla Guardia di Finanza etnea, che operano nel settore ortofrutticolo e del packaging, oltre a 18 fabbricati, composti da unità abitative e capannoni, e a 16 appezzamenti di terreno in provincia di Ragusa, a un’autovettura e un motociclo.
   

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