Villa Reimann, finalmente realizzato il sogno della donatrice
di Giorgio Càsole
Siracusa. Oggi, a Palazzo Impellizzeri e a Villa Reimann, hanno preso l’ avvio le lezioni ordinarie di due nuovi corsi di laurea, con i crismi dell’università di Catania. Sono “Progettazione e gestione del turismo culturale” e “Infermieristica”, grazie alla sinergia fra Unicatania, Comune di Siracusa e Azienda Sanitaria Provinciale. A Villa Reimann, ieri mattina, è stata celebrata la giornata di benvenuto per i cento che si sono iscritti, donne nella quasi totalità, che eserciteranno il tirocinio all’ospedale di Lentini e all’Umberto I di Siracusa. L’auditorium di Villa Reinmann è risultato insufficiente per ospitare gli aspiranti infermieri e i relatori. Un gruppo di allieve sostava all’aperto, nello spazio antistante al giardino con i limoni, nei pressi di un angolo non ripulito da polvere e da mucchi di pietre. Per fortuna, il clima decisamente estivo non faceva rimpiangere l’aula affollata. Sul maxischermo, sopra il tavolo presidenziale, spiccava la scritta “Welcome day”, a indicare la giornata dedicata alle matricole, per ricevere il maggior numero di informazioni sulla vita accademica. Pur essendo l’italiano la lingua esclusiva in uso in questo corso di laurea, per dare il benvenuto, è stato adoperata la sola lingua inglese, in analogia all’”open day” che, nelle scuole secondarie, permette ai genitori di girare per le aule dove studiano i figli. La giornata di benvenuto è stata divisa in due parti: la prima di carattere istituzionale, la seconda di carattere operativo. Coordinatrice è stata Antonella Agodi, docente di Igiene nell’ateneo catanese, che ha presentato gli ospiti. Il primo intervento è stato del sindaco Francesco Italia, seguìto dall’assessore alla Cultura, Fabio Granata. Entrambi hanno richiamato l’attenzione sull’importanza del momento: “Oggi ” ha sottolineato Italia “si realizza il sogno dell’infermiera Reimann”,l’ ex infermiera innamorata di Siracusa, che, nel 1977, donò al Comune di Siracusa la villa con annesso giardino, con la clausola che l’ex villa Fegotto fosse destinata dal Comune a “perenne sede di attività formative ed educative, manifestazioni culturali di rango universitario e di elevato interesse intellettuale, aventi lo scopo di contribuire al progresso civile della città”. Dal 1979, anno della morte della donatrice, solo oggi il Comune ha potuto realizzare il sogno, grazie all’ateneo catanese e grazie all’ASP, rappresentata ieri mattina dal direttore sanitario Salvatore Madonia, che ha porto i saluti del direttore generale, Alessandro M. Caltagirone. e che ha auspicato un prossimo impiego nei nostri ospedali dei nuovi infermieri.