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Palermo, Aricò: «Grazie a sinergia tra Regione e Comune, dopo oltre 20 anni sbloccati fondi ex Gescal per riscatto quartieri degradati»

«È un giorno importante per Palermo. Il voto del Consiglio comunale che ha ratificato l’accordo di programma stipulato a dicembre scorso tra la Regione e il Comune consente di sbloccare finalmente oltre 60 milioni di fondi ex Gescal per gli interventi di recupero di importanti zone degradate della città. Un esempio virtuoso di collaborazione istituzionale che consentirà di recuperare somme considerevoli per assicurare essenziali condizioni di vivibilità e riscatto sociale nei quartieri Zen, Borgo Nuovo e Sperone». Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, commentando il voto di oggi pomeriggio dell’Aula consiliare del capoluogo siciliano che consente l’utilizzo delle risorse ex Gescal. 

«Insieme con il presidente della Regione Renato Schifani, sempre molto attento alle opportunità di sviluppo di Palermo, e al sindaco Roberto Lagalla – ha proseguito Aricò – avevamo firmato l’accordo di programma che consentirà di portare a termine, entro cinque anni, opere pubbliche di recupero e riqualificazione urbana allo Zen, a Borgo Nuovo e allo Sperone, utilizzando fondi fermi da oltre venti anni e che rischiavano di andare perduti se il Consiglio comunale non avesse ratificato l’intesa. Il pericolo è stato scongiurato  grazie al lavoro sinergico di Regione e Comune e adesso si potrà intervenire su scuole e piazze, sul recupero di immobili di edilizia residenziale pubblica, sul ripristino di strade, marciapiedi e spazi verdi. In sostanza, si restituiscono condizioni di decoro e vivibilità a quartieri degradati». 

L’accordo di programma dello scorso dicembre prevede un investimento totale di 62,7 milioni di euro, con un impegno economico della Regione pari a 47,5 milioni costituito dai fondi ex Gescal, per realizzare 20 opere pubbliche, di cui cinque già ultimate. L’Amministrazione comunale, oltre a integrare con proprie risorse il finanziamento, si impegna a iniziare tutti i lavori entro tre anni e a completarli entro il 2028.

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