“OMBRE DEL QUIRINALE” o SUL QUIRINALE: ROMANZO BREVE PER UNA SCENEGGIATURA DA “ATTACCO AL POTERE” ITALIANO
Recensione di Giorgio Càsole
Sarebbe stato più opportuno intitolarlo “Ombre su Quirinale”, per rendere più perspicuo il complotto che grava sul massimo simbolo del potere in Italia: il palazzo del Quirinale, oggi sede e abitazione del capo dello Stato italiano, in precedenza reggia dei Savoia e prim’ancora dei papi, che dal Quirinale, esercitavano il potere spirituale e quello temporale, persino irrogando condanne a morte. Negli Stati Uniti il simbolo massimo del potere è rappresentato dalla Casa Bianca, dove abita e dove esercita il suo mandato il presidente statunitense. Il cinema americano ha preso spesso di mira proprio la Casa Bianca e il suo inquilino, realizzando film, più o meno credibili, comunque pieni di azione, sulle nefandezze del potere politico o su attacchi allo steso potere, da parte di nemici interni ed esterni. Enrico Prosperi, il quarantenne autore di “Ombre”, pubblicato da Calbano editore, dev’essere uno spettatore affezionato di questo tipo di film e deve aver pensato che sarebbe stato gratificante scrivere un romanzo seguendo la falsariga dei copioni americani. Possiamo dire che ce l’ha fatta. Indipendentemente dalla verosimiglianza di una vicenda del genere ambientata in un’Italia, in cui il presidente della Repubblica svolge una funzione quasi esclusivamente notarile, il breve romanzo, diviso in 17 rapidi capitoli, 93 pagine in tutto, si legge con piacere in due ore o poco più, soprattutto sotto l’ombrellone. Il romanzo potrebbe rappresentare il soggetto adatto per una sceneggiatura da film televisivo di tipo complottistico-poliziesco, in cui, ovviamente, le auto “sgommano”, quasi tutti “ringhiano” , in cui “nessuno è ciò che dice di essere”, tranne il presidente della repubblica, garante e salvatore del Paese contro il complotto, aiutato soltanto da due intrepide poliziotte, che lottano – pensate un po’ – con le loro sole forze contro il presidente del consiglio e la vice di costui, donna che uccide con la stessa disinvoltura con cui recita benissimo in vari ruoli: entrambi, però, pedine di un potere occulto che si annida all’ombra – è il caso di sottolinearlo – del cupolone di san Pietro, all’ombra, cioè, del Vaticano. Prosperi dev’essere attratto dal fascino della Chiesa cattolica. Il suo precedente romanzo è intitolato “Assassinio in conclave”. E poiché “Ombre” si conclude con un finale aperto, c’è da aspettarsi un nuovo romanzo, che potrebbe rappresentare il terzo d’una trilogia.