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Aree montane, in arrivo circa 19 milioni di euro per i Comuni. Messina: «Valorizzare le aree interne e ridurre lo spopolamento»

Circa 19 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (Fosmit) saranno destinati ai Comuni delle aree montane della Sicilia per le annualità 2022 e 2023. A recuperare le risorse è stato l’assessorato delle Autonomie locali e della funzione pubblica della Regione Siciliana a cui compete l’azione di governance in considerazione del carattere di multidisciplinarietà e trasversalità delle azioni previste a favore degli enti locali. I fondi dovranno essere destinati a interventi per la difesa del territorio e la promozione delle potenzialità dell’habitat montano.

«Grazie all’impegno e alla solerzia degli uffici di diretta collaborazione – dichiara l’assessore alle Autonomie locali, Andrea Messina – siamo riusciti a salvare le risorse per il 2022 che rischiavano di andare perdute e a confermare quelle relative all’anno in corso. Le somme recuperate ci consentono di dare un segno di attenzione alle aree interne della Sicilia e di intervenire su territori fragili per contrastare lo spopolamento e favorire la salvaguardia ambientale attraverso interventi di riqualificazione e di valorizzazione socio-economica».

Il Fondo, istituito con la legge n. 234 del 2021, ha come obiettivo la promozione e la realizzazione di interventi per la salvaguardia e la valorizzazione delle aree montane con particolare attenzione agli aspetti relativi alla tutela e alla promozione delle risorse ambientali nonché alla valorizzazione delle potenzialità espresse dall’habitat dei territori. Questi risultati potranno essere raggiunti anche attraverso azioni di prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico, oltre che di comunicazione e di informazione sui temi della montagna che mirano a rendere più sicuri e attrattivi i luoghi e a ridurre il fenomeno dello spopolamento; il tutto nella prospettiva di favorire la crescita economica dei luoghi anche attraverso interventi legati al potenziamento delle attività agro-silvo-pastorali.

Tra le azioni finanziabili anche quelle legate all’ottimizzazione dei consumi attraverso la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, compresi gli impianti idroelettrici e quelli legati alla realizzazione di progetti di mobilità sostenibile, di efficientamento energetico degli edifici pubblici, di rigenerazione urbana e di manutenzione della viabilità.

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