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Castagnino: più garanzie e tutela per i lavoratori delle imprese artigiane

Nel contesto dell’attuale emergenza sanitaria COVID-19, il Dott. Castagnino, Consigliere Comunale, prende una posizione  ben precisa, anche  in considerazione di quanto previsto dai vari  decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. Allo stato attuale, dato che viene inibito lo svolgimento di una moltitudine di attività imprenditoriali, è doveroso permettere l’ammissione alla cassa integrazione, in deroga,  della generalità delle imprese artigiane, ancorché  rientranti nel campo di applicazione dei Fondi di solidarietà bilaterali alternativi.

Una siffatta inclusione avrebbe l’effetto di integrare la perdita del reddito per quei lavoratori dipendenti, il cui numero viene stimato in circa 21.000, che  per qualsivoglia motivo verrebbero privati di qualunque  misura di sostegno.

E’ doveroso puntualizzare che la Corte Costituzionale afferma il principio d’automaticità delle prestazioni previdenziali, elemento che costituisce una “fondamentale garanzia per il lavoratore assicurato, intesa a non far ricadere su di lui il rischio di eventuali inadempimenti del datore di lavoro in ordine agli obblighi contributivi, e rappresenta perciò un logico corollario della finalità di protezione sociale.”

Al contrario, escludere dalla cassa integrazione in deroga  le imprese artigiane non aderenti al fondo d’integrazione salariale dell’artigianato, determinerebbe una diversità di trattamento intollerabile, ingiustificato e comunque irragionevole,  rispetto alle altre aziende ammesse al medesimo trattamento integrativo. 

Il Consigliere Castagnino, insieme al suo gruppo politico, chiede al governo regionale e alle parti sociali di procedere, in sede di contrattualizzazione dell’accordo quadro,  alla definizione di mezzi adeguati alle esigenze di vita dei lavoratori di tutte le imprese artigiane  e delle loro famiglie.

La redazione

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