SIRACUSA. CONTROLLI STRAORDINARI DI CONTRASTO ALLA DIFFUSIONE ILLEGALE DEGLI ESPLOSIVI E DEGLI ARTIFIZI PIROTECNICI: ARRESTATI PADRE E FIGLIO PER IL POSSESSO DI CIRCA 1000 CHILOGRAMMI DI MATERIALE ESPLOSIVO ILLEGALMENTE DETENUTO
Con l’avvicinarsi delle festività natalizie il Questore di Siracusa ha predisposto, come ogni anno, mirati servizi finalizzati al contrasto della vendita illegale di esplosivi ed artifizi pirotecnici e di prevenzione dell’odioso fenomeno delle esplosioni di tali fuochi nelle ore serali e notturne, che hanno suscitato le proteste di alcuni cittadini a mezzo social forum locali.
Gli investigatori della Squadra Mobile retuse hanno concentrato le loro indagini nella zona di Viale Santa Panagia ove erano stati notate persone sospette soprattutto in prossimità di un garage e di un’abitazione all’interno dei quali, a seguito di perquisizione, è stato poi rinvenuto un ingente quantitativo di esplosivi ed artifizi pirotecnici illegalmente detenuti.
In particolare, anche con il prezioso ausilio del cane Yocco, unità cinofila anti esplosivo della Questura di Catania, sono stati rinvenuti decine di colli contenenti materiale esplosivo, mortai e micce di accensione di vario tipo.
Successivamente, la perquisizione è stata estesa ad un’altra abitazione e a un box nella disponibilità degli stessi proprietari dell’abitazione e del garage nella quale è stati rinvenuto il materiale illegale.
Anche in questi immobili sono stati trovati ulteriori confezioni di materiale esplodente e artifizi pirotecnici di varie categorie e classificazioni, anche di genere commercialmente vietato per quasi una tonnellata.
Al termine dell’operazione di polizia, un uomo di 66 anni, già noto alle forze dell’ordine, e il figlio di 41 anni, che hanno nella disponibilità gli immobili nei quali è stato trovato il materiale esplodente, sono stati arrestati per avere detenuto materiale esplosivo di natura illegale, per omessa denuncia di materiale esplodente e per ricettazione dello stesso.
I due uomini, su disposizione dell’autorità giudiziaria, sono stati posti ai domiciliari.
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