Giornate del volontariato siciliano, Scavone: «Rapporto più stretto tra istituzioni e terzo settore»
«Menomale che c’è il volontariato!». Con questo slogan l’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, Antonio Scavone, ha aperto questa mattina le Giornate del volontariato siciliano, organizzate dalla Regione Siciliana all’Università Kore, a Enna, e che continueranno fino a domenica. Tre giorni dedicati all’impegno di migliaia di cittadini e cittadine volontari nel settore socio-sanitario, nell’ambiente e nella Protezione civile, a partire dai consistenti numeri del Terzo settore, del quale è da poco in vigore la riforma e che prevede l’istituzione di un Registro unico nazionale.
«Un fatturato di 80 miliardi, un milione e mezzo di addetti, 6 milioni di volontari – sottolinea l’assessore Scavone – danno in Italia una risposta a circa 26 milioni di persone con questo spirito di gratuità che tutto dà e niente chiede. Celebriamo tre giorni importanti in Sicilia, festeggiando il mondo del volontariato. Cominciamo col welfare, parte di questo mondo di grande generosità dove forse si ottengono i risultati più significativi. Anche l’Europa, con i grandi investimenti del Recovery plan e del Pnrr, sottolinea che non solo servono le risorse, ma che serve una grande rifondazione normativa a partire da un rapporto più corretto e paritario tra il livello di governo e la gestione del terzo settore. Queste saranno giornate di lavoro, incontro e riflessione importanti per la nostra terra». In Sicilia il Registro delle organizzazioni di volontariato conta 2.581 associazioni iscritte, mentre 226 sono le nuove istanze presentate quest’anno. Il Registro delle associazioni di promozione sociale, invece, è costituito da 568 enti.
All’apertura dei lavori i saluti del presidente dell’ateneo di Enna, Cataldo Salerno, dell’assessore alla Protezione civile di Enna, Dante Ferrari, del commissario del Libero consorzio, Girolamo Di Fazio. Al panel, coordinato dalla giornalista Roberta Lunghi, hanno partecipato il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, il presidente del Consiglio italiano per i rifugiati, Roberto Zaccaria, il dirigente generale delle statistiche sociali e del welfare dell’Istat, Cristina Freguja, il direttore generale Immigrazione e politiche di integrazione del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Tatiana Esposito.
I numeri forniti dall’Istat sull’intero mondo Non Profit raccontano di 162 mila istituzioni in Italia, che operano in tutti gli ambiti, con 862 mila impiegati. In Sicilia si contano 22.700 enti e imprese sociali, in aumento negli ultimi anni. Riguardo al volontariato, l’Istat conta in Sicilia 242 mila unità nel 2020, soprattutto giovani tra i 14 e i 24 anni e persone oltre i 45 anni. L’impegno nel volontariato è maggiore quanto più alto è il titolo di studio. Il donare tempo agli altri dà un livello di benessere maggiore, spinge a curarsi e informarsi di più, accresce la fiducia negli altri. Quindi il volontariato aumenta la coesione sociale.
La mattinata si concluderà con le testimonianze di numerosi protagonisti del mondo del volontariato sociale, con gli interventi del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, Giuseppe Vecchio, della Consigliera regionale della parità, Margherita Ferro, del Garante per la disabilità, Carmela Tata. La giornata continuerà nel pomeriggio con un focus sul volontariato in ambito sanitario.