Oltre 3.200 persone controllate e 3 indagati dalla Polizia di Stato nelle stazioni ferroviarie e a bordo dei treni della Sicilia
3 indagati, 3.181 persone controllate, 24 treni presenziati, 268 pattuglie impegnate nei servizi di vigilanza in stazione, a bordo treno e lungo la linea ferroviaria: è questo il bilancio dell’attività di controllo nell’ultima settimana dalla Polizia ferroviaria in tutta la Sicilia.
In particolare, la Polfer di Palermo ha denunciato un italiano per maltrattamenti ai danni della propria convivente mentre un’altra persona è stata indagata per la gestione illecita, in un comune della provincia di Palermo, di un’attività di stoccaggio di rifiuti speciali e pericolosi a seguito degli accertamenti esperiti nell’ambito della VII Operazione “Oro Rosso”. L’area, di circa 1000 mq, è stata sottoposta a sequestro.
A Palermo, un ragazzo italiano di 21 anni a seguito di controllo del titolo di viaggio da parte del personale ferroviario, ha rivolto frasi minacciose al capotreno tanto da richiedere l’intervento degli agenti della Polfer che lo hanno deferito all’A.G. per il reato di minaccia a Pubblico Ufficiale.
A Barcellona Pozzo di Gotto (Me), gli operatori della Polfer, in esecuzione di un’ordinanza di sequestro preventivo emessa dal locale tribunale, hanno sottoposto a sequestro un’area situata sotto le campate del ponte ferroviario “Borraccio”, di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana, che era stata abusivamente recintata e adibita a deposito di materiali pericolosi e non, nonché a ricovero di animali.
Non è mancata l’attività di prossimità che da sempre caratterizza l’operato delle donne e degli uomini della Polfer, con il rintraccio, nelle stazioni di Agrigento, Messina e Palermo, di 8 minori di varia nazionalità che avevano fatto perdere le proprie tracce, allontanandosi dalle comunità cui erano stati assegnati. Tutti i ragazzi, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati riaffidati alle comunità di provenienza.
A Palermo gli agenti hanno rintracciato la proprietaria di uno zainetto rinvenuto a bordo di un treno regionale proveniente da Messina, contenente oltre a vari effetti personali, tra cui un cellulare, diversi documenti e carte di credito nonché la somma in contanti di 450 Euro.