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Perché Sanremo è Sanremo

Così declamava Baudo, il Pippo nazionale, “perché Sanremo é Sanremo”. Sanremo, si parte anche quest’anno. La Rai conferma che il Festival si svolgerà dal 2 al 6 marzo e lavora per la presenza del pubblico all’Ariston. Tramontata  l’ipotesi della nave per accogliere gli spettatori da portare poi in teatro ogni sera, restando l’orientamento di una drastica riduzione del plotone dei giornalisti accreditati. Si lavora ad un apposito protocollo da sottoporre alle autorità competenti. Il festival della rinascita, come Amadeus lo ha definito a più riprese, deve, infatti, fare i conti con la seconda ondata della pandemia e con le restrizioni anti Covid del nuovo DPCM, valide fino al 5 marzo, nel pieno della settimana sanremese. Non a caso, tra i temi della riunione di vertice, alla quale hanno partecipato l’organizzazione, lo stesso direttore e conduttore artistico e l’AD Salini, c’è il protocollo sanitario e organizzativo che dovrà essere validato. Per quanto é dato sapere, saranno previsti sopralluoghi nella città dei fiori per la definizione degli spazi compatibili con le norme anti contagio e una riunione con la questura per valutare tutti gli aspetti relativi alla sicurezza. Neanche é escluso che almeno una parte del pubblico possa essere rappresentata dagli operatori sanitari, già vaccinati, anche in segno di omaggio a chi, in questi mesi drammatici, è stato in prima linea nella battaglia contro il virus, pur senza gli emolumenti promessi. Quanto alla presenza dei giornalisti, potrebbero essere tra 70 e 80 gli accreditati, in rappresentanza dei diversi media, selezionati in base a criteri in via di definizione. Ad esprimere preoccupazioni sull’organizzazione del festival, sono stati i discografici, che suggeriscono la realizzazione di un evento sostanzialmente televisivo, limitato alla pura esibizione degli artisti e senza altre attività collaterali che possono fare esplodere i contagi, con un protocollo concordato con il Comitato Tecnico Scientifico e trasmesso a tutti gli operatori. Il direttore di rete Mazza si è fatto carico delle preoccupazioni rappresentate dai ristoratori e commercianti sanremesi. Gli artisti in gara saranno trasferiti dagli hotels all’Ariston per le prove e per le esibizioni, con regole molto precise per ridurre al minimo i rischi. Per quanto riguarda ciò che accadrà all’esterno, le regole saranno quelle previste dal nuovo decreto: i concerti non si potranno tenere, i ristoranti saranno chiusi, le attività commerciali  aperte quelle consentite dalle norme vigenti. Le disposizioni valgono per tutta Italia e quindi anche per Sanremo, ha sottolineato il direttore Mazza. Per l’industria musicale, cui preme l’uscita dei dischi, l’importante è anche fare presto. Comunque, sarà un successo.

Michelangelo Trebastoni

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